Stadio Maradona, oggi giornata chiave per l’impianto: il punto

Il quotidiano Il Mattino affronta il tema dello stadio Maradona.
Stadio Maradona, oggi il vertice decisivo tra Manfredi e De Laurentiis: si lavora per Euro 2032
Oggi è in programma un incontro cruciale per il futuro dello stadio Diego Armando Maradona. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, si confronteranno in Prefettura, alla presenza del prefetto Michele Di Bari, per discutere della riqualificazione dell’impianto di Fuorigrotta e della possibile festa scudetto.
Il Maradona rientra tra gli stadi pubblici candidati a ricevere finanziamenti europei per la ristrutturazione, ma al momento solo l’Arechi di Salerno (120 milioni) e il Collana (40 milioni) hanno ricevuto fondi. La Regione Campania, titolare di questi fondi, sarà probabilmente presente al vertice, vista la rilevanza strategica del progetto. Prima del vertice ufficiale, Manfredi e De Laurentiis si incontreranno in forma privata in un hotel cittadino per esaminare lo studio comunale sul futuro dello stadio, il cosiddetto Masterplan.
Nella giornata di ieri, è intervenuto anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, annunciando che è imminente un decreto governativo con l’istituzione di un Commissario per gli stadi, affiancato dai sindaci come sub-commissari locali. Questo strumento permetterà procedure semplificate per i progetti legati a Euro 2032. Il Governo, però, non metterà soldi direttamente, ma offrirà garanzie, contributi su interessi e accesso facilitato al credito sportivo e culturale, favorendo chi vuole investire. In sostanza, niente “fondo perduto”, ma strumenti operativi per sostenere i club.

Stadio Maradona: il ruolo di Manfredi
Con questo assetto, il Comune di Napoli, attraverso Manfredi, avrà un ruolo chiave. In assenza di accordo con il club, potrebbe accedere direttamente ai finanziamenti e rivolgersi al mercato tramite il già esistente “Fondo Napoli”, coinvolgendo altri investitori. Tuttavia, l’intenzione è includere De Laurentiis nel progetto, come chiarito sia da Manfredi che dallo stesso Abodi: ora serve la volontà del club.
L’obiettivo condiviso è quello di realizzare uno stadio moderno, multifunzionale, privo eventualmente della pista d’atletica e adatto a ospitare almeno due o tre gare degli Europei del 2032. Una struttura con spazi commerciali, eventi e attività sette giorni su sette. Napoli è considerata una candidata autorevole, ma la concorrenza è alta: Roma, Milano e Torino sono in vantaggio per infrastrutture, ma il Sud deve essere rappresentato.
Dopo l’incontro di oggi si capirà:
se il club è disposto a investire direttamente nella riqualificazione;
quali strumenti saranno utilizzati per avviare il progetto;
e che ruolo avrà lo stadio Maradona nella corsa verso Euro 2032.