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Castel Volturno
Castel Volturno

Laghi privati, pubbliche virtù. 

Al Padiglione Italia della Biennale Architettura di Venezia che si apre oggi, oltre a Scampia, reinterpretata e rigenerata nel futuro da “infrastruttura civile” della Vela Celeste, c’è anche Castel Volturno, la località casertana spesso in passato abbrutita da fatti di cronaca nera, dove è in corso un intervento architettonico e paesaggistico di alto spessore, che si concluderà nel luglio 2026, per la realizzazione di un polo turistico ecologico a terra e galleggiante. 

Il Masterplan Laguna Volturno è stato sviluppato dallo studio Centola & Associati di Salerno su un’area estesa oltre cinque chilometri per un chilometro nei pressi del litorale dove si trovano 20 laghi artificiali, profondi ognuno circa 15 metri, ex cave di sabbia scavate abusivamente dal clan dei Casalesi negli anni ‘70. 

“Partendo da uno scempio che ha sfregiato il territorio - spiega l’architetto Luigi Centola - stiamo reinventando, insieme a diversi imprenditori illuminati, un’opportunità di sviluppo ecosostenibile, che nonostante le evidenti difficoltà del contesto sociale ed economico (forse il luogo più difficile d’Italia), potrà davvero rilanciare l’immagine, il turismo e il lavoro nel litorale domizio”

Un progetto molto ambizioso che si allinea perfettamente con il recente traguardo tagliato dal Comune di Castel Volturno: l’approvazione dopo 82 anni del primo Puc della sua storia che offre la possibilità proprio di realizzare nuove strutture turistiche ecologiche, galleggianti e reversibili sui laghi attraverso una norma chiamata Perequazione Lacustre. 

“Il piano urbanistico e questa norma - riprende Centola - sono frutto del lavoro del professore Roberto Gerundo dell’Università di Salerno e ci stanno consentendo di sviluppare nuovi progetti sostenibili per diversi laghi privati”

Ma vediamo dunque da vicino questi nuovi progetti, a cominciare dai primi laghi sui quali l’intervento è già concluso o in via di ultimazione, come è possibile vedere nel video che da oggi è proiettato al Padiglione Italia

“Gli imprenditori Gino Pellegrino e Michele Falco (Talia Srl) - continua l’architetto salernitano - nel tempo hanno bonificato, recuperato e piantumato un’area abbandonata con 3 laghi per complessivi 550 mila mq dei quali 300 mila mq di acqua e 250 mila mq di aree verdi riqualificate con servizi per il turismo e spazi all’aperto attrezzati”

Castel Volturno
Castel Volturno (Corriere del Mezzogiorno)

Nasce così il Glamping Laghi Nabi (natura-bioarchitettura), il più esteso della Campania che dispone di 110 unità di accoglienza fronte lago e galleggianti, bar, ristorante, piscine all’aperto e area benessere e che dall’estate 2026 sarà integrato e completato dalla Collina del Benessere con piscine interne ed esterne

“Si tratta di un’appendice artificiale al paesaggio - riferisce Centola - un omaggio ad un territorio bellissimo e selvaggio, per troppo tempo saccheggiato e sfigurato. Abbiamo immaginato una doppia collina verde praticabile in copertura con gli spazi interni vetrati su due lati per godere del panorama verso il lago. Le due colline, diverse per inclinazione e altezza, sono separate da un canyon pedonale di ingresso largo 10 metri; nella zona più alta verso il lago vengono collegate da una piscina trasparente sospesa a 4 metri di altezza, realizzata con grandi lastre in metacrilato”

C’è poi una seconda piscina interno-esterno, con acqua calda per la fruizione anche invernale, che si estende a sfioro verso la spiaggia e il lago mentre altre vasche a diverse temperature sono ricavate all’interno del volume più grande. 

Il volume più piccolo ospita gli spogliatoi, i servizi e un bar-bistrot anch’esso vista lago.

“Gli spazi esterni - aggiunge Centola - presentano un pavimento galleggiante in legno e includono le sistemazioni paesaggistiche tipiche dell’ambiente lacustre, dunale e sabbioso del litorale domizio. Dalle colline verdi e dalla zona relax da un lato si ammira l’alba con il profilo del Vesuvio e dell’isola di Ischia, dall’altro lato il tramonto verso il mare”

Aree naturali, essenze di macchia mediterranea, ambienti interni ed esterni con vasche d’acqua a diversa temperatura e un volume panoramico per gli incontri completano un’architettura pensata per risarcire la natura e contribuire alla rinascita sociale ed economica di un territorio ferito. 

Centola & Associati, che di recente ha vinto la gara per il waterfront di Giugliano e il recupero dell’ex stabilimento Nato, è già al lavoro per realizzare altri progetti galleggianti a rilancio e valorizzazione di altri 5-6 laghi.


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