Napoli su Dorgu e Garnacho? Il mercato passa da Chiavelli

Nonostante non sia stato ancora reso pubblico, i dati resi noti dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2024, spiegano come il club di Aurelio De Laurentiis sia stato capace di ergersi a protagonista indiscusso del mercato estivo e pronto a pirotecnici investimenti in questi ultimi giorni di gennaio. Grazie ad un utile pari a 63 milioni di euro, la SSC Napoli fa registrare un patrimonio netto positivo di circa 212 milioni. Una cifra da far impallidire le dirette rivali che, tra ricapitalizzazioni, prestiti e altre peripezie contabili, sono costrette a ricorrere a prestiti e parametri zero nel tentativo di migliorare la propria rosa. In tanti si chiedono: “Com' è possibile accostare il Napoli a calciatori come Garnacho e Dorgu senza gli introiti Champions?”. Merito di una gestione finanziaria impeccabile, affidata ad Andrea Chiavelli, amministratore delegato del club e uomo di fiducia del presidente.
Ma chi è Andrea Chiavelli?
Da sempre nell'orbita imprenditoriale di Aurelio De Laurentiis, è uno degli artefici del miracolo Napoli sin dal giorno della sua rinascita nel 2004, ricoprendo una posizione di primo piano anche della capogruppo Filmauro. A lui si devono alcune sorprendenti intuizioni, come quella di portare nel 2015 l'attuale DS della Juventus Cristiano Giuntoli in azzurro, dopo averne apprezzato le eccellenti qualità durante la scalata dalle serie dilettantistiche fino alla Serie A, conquistata col Carpi. Più volte rimasto nell'ombra, ha spesso preferito lasciare ad altri la scena, pur dimostrandosi determinate nel processo di crescita che vede oggi il Napoli nella Top 20 dei club con maggior fatturato.

Questa estate il Napoli, per restituire al mister Antonio Conte una rosa attrezzata per l'immediato ritorno in Champions, ha investito una cifra pari a circa 150 milioni di euro. Milioni che hanno permesso di portare all'ombra del Vesuvio calciatori come Alessandro Buongiorno e Scott McTominay.
Il Napoli, per quanto riguarda il costo dei cartellini, utilizza una tipologia di ammortamento decrescente. Ciò significa che, a bilancio, il cartellino viene spalmato in quote decrescenti per la durata del contratto. Solitamente, per i contratti quinquennali, il Napoli utilizza la formula del 40% al primo anno, poi 30%, 20%, 7% e infine 3%. In caso di quadriennali, invece, 40%, 30%, 20% e 10%. Per quelli triennali, 50%, 30% e 20%.
Grazie al metodo accelerato di ammortamento, che prevede quote decrescenti negli anni, in questa stagione il club metterà a bilancio circa 60 milioni. Una cifra ampiamente coperta dalle plusvalenze generate dalle cessioni di Leo Ostigard e Kvicha Kvaratskhelia. Questo dato, unito alla riserva liquida presente nella casse del club, permetterà a Manna e ai suoi collaboratori, di farsi trovare pronti sul mercato qualora il Manchester UTD apra alla cessione del giovane e talentuoso esterno d'attacco argentino Alejandro Garnacho o perchè no, di anticipare la concorrenza per il gioiello del Lecce Patrick Dorgu. Investimenti quindi utili per lanciare la sfida all'Inter in questa stagione, con un occhio a quello che sarà il Napoli del futuro.
Uno sguardo al prossimo bilancio
Se il Napoli riuscisse ad acquistare Alejandro Garnacho, ipotizzando 55 milioni di costo del cartellino e un contratto di 5 anni, il club andrebbe ad aggiungere una quota ammortamento di circa 22 milioni di euro. Considerando una decrescita dei ricavi da stadio e dai diritti tv a causa della mancata partecipazione in Champions (per non meno di 80 milioni) e il costo della rosa cresciuto grazie ai nuovi acquisti, facendo un calcolo spannometrico possiamo ipotizzare che il prossimo bilancio verrà chiuso in rosso per una cifra non inferiore ai 35/40 milioni di euro. Nulla di preoccupante visto che, con il più che probabile ritorno nella massima competizione europea e la plusvalenza che genererà la cessione di Victor Osimhen, oggi in prestito al Galatasaray, il club tornerà velocemente a generare utili, incrementando il suo potere d'acquisto in sede di mercato.