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Gianluca Rocchi in conferenza.
Gianluca Rocchi in conferenza.

Flussi anomali di scommesse su partite arbitrate da lui e un incontro con un collega per un tentativo di corruzione: sono queste le accuse che hanno portato alla sospensione di Luigi Catanoso, arbitro della sezione di Reggio Calabria. Secondo il Tribunale Federale, avrebbe offerto circa tremila euro a un altro arbitro in cambio di informazioni riservate utili a piazzare scommesse su ammonizioni, rigori e sulla prima squadra a segnare.

Il caso Luigi Catanoso scuote il calcio italiano

La condanna ha riacceso i riflettori sul fenomeno delle scommesse illecite nel calcio italiano, un problema già emerso in passato con casi che hanno coinvolto anche calciatori di Serie A. Questa volta, al centro dell’indagine c’è un arbitro della CAN C, accusato di aver violato i principi di lealtà, correttezza e probità del regolamento dell’AIA e del codice etico federale.

Luigi Catanoso, arbitro CAN C.

I precedenti dell'inchiesta Catanoso

Catanoso era già stato oggetto di attenzione nel 2020, quando un match da lui diretto venne sospeso per un presunto infortunio, e successivamente emersero segnalazioni di flussi anomali di scommesse. Tuttavia, le indagini condotte all’epoca dalla Procura di Roma non portarono a risultati concreti.

L’inchiesta attuale è partita da un incontro avvenuto il 17 agosto a Firenze tra Catanoso e l’arbitro Milone, anch’egli calabrese, designato per la gara Empoli-Lazio di Primavera 1. Secondo la Procura FIGC, Catanoso avrebbe tentato di corrompere Milone, che però ha denunciato l’accaduto sia al suo designatore, Ciampi, sia all’ufficio del procuratore federale Giuseppe Chiné. Milone, rimosso dalla direzione della partita per ovvie ragioni, ha fornito una testimonianza ritenuta decisiva nel processo.

Caso Catanoso: la sentenza del tribunale

Il Tribunale Federale ha accolto le tesi della Procura, ritenendo Catanoso colpevole di aver tentato di aggirare il divieto di scommesse e violato i principi etici del calcio. In attesa delle motivazioni ufficiali della sentenza, l’arbitro è stato sospeso per due anni, aprendo nuovi interrogativi sul problema delle scommesse illecite nel mondo arbitrale.


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