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Antonio Conte
Antonio Conte

Il Corriere del Mezzogiorno fa il punto sul momento del Napoli, atteso da un intenso finale di stagione.

Napoli: undici punti persi da situazioni di vantaggio 

“Il Napoli ha perso undici punti potenziali da situazioni di vantaggio o parità, di cui nove da febbraio in poi e soltanto due nei primi sei mesi della stagione, il pareggio subito da Calhanoglu a San Siro dopo il gol di McTominay.
Gli azzurri hanno vinto soltanto due delle ultime nove partite e ha lasciato per strada diversi punti nei secondi tempi, all'Olimpico contro Roma e Lazio e a Bologna. Oggi ci sará la ripresa degli allenamenti, si ripartirà dall'analisi post partita di Stellini: «Dobbiamo crescere di mentalità, la nostra caratteristica principale che ci ha portati dove siamo è il gioco. Giocare come nella ripresa non è nelle nostre corde». La domanda da porsi è perché il Napoli patisce questo problema di mentalità? Perché per diversi mesi ha saputo vincere le gare nel corso dei secondi tempi e, invece, nell'ultimo ciclo di gare ha spesso dilapidato dei punti?

Aurelio De Laurentiis

Napoli ed un impegno settimanale: pro e contro 


Conte ha costruito l'ottima stagione del Napoli, che a sette giornate dalla fine ha nove punti di vantaggio sulla quinta in chiave accesso alla prossima Champions League ed è ancora in lotta scudetto, sul valore del lavoro nella settimana tipo @. Dal primo giorno di ritiro a Dimaro, sulla scia dello slogan «Amma faticà», ha cercato di sostituire l'intensità dell'impegno infrasettimanale con l'avoro a Castel Volturno: doppie sedute, allenamenti anche di circa due ore. Con questo serbatoio il Napoli ha messo fieno in cascina ma la settimana tipo non è fatta solo di pro,ci sono anche i contro, lo spiego Di Lorenzo in un'intervista a Radio Crc lo scorso 21 febbraio: «Una gara a settimana sicuramente ti dà del tempo per preparare gli impegni al meglio, ma non giocare le coppe non ti porta quell'autostima che ci ha dato per esempio la vittoria col Liverpool nell'annata dello scudetto». Lo dimostra anche il Bologna che ha acquisito consapevolezza dei propri mezzi con il percorso in Coppa Italia e le ultime gare di Champions. @L'intensità al massimo negli allenamenti probabilmente genera anche usura e forse così si spiega il trend di crescita degli infortuni muscolari: soltanto tre da metà luglio a fine dicembre, sette negli ultimi quattro mesi. @Conte avrebbe voluto dal mercato di gennaio un difensore e una mezzala di qualità e, invece, non solo questi rinforzi non sono arrivati, in più c'è stato il downgrade da Kvaratskhelia ad Okafor non in condizioni, da rigenerare. In più ci sono gli infortuni, Neres non è ancora tornato al massimo e bisogna monitorare le condizioni di McTominay, che ha subito un colpo durante la gara contro il Bologna, e di Buongiorno. Il difensore oggi si sottoporrà agli esami strumentali per conoscere la diagnosi relativa al problema muscolare che l'ha costretto alla panchina. 
Il passato non si può cambiare, il Napoli nella classifica del girone di ritorno sarebbe quinto ma Conte oggi alla ripresa insisterà sulla fiducia nel futuro: gli scontri diretti sono terminati, l'inter, invece, ha un calendario fitto e dovrà affrontare ancora Bologna, Roma e Lazio. «Se vogliamo, possiamo», disse Conte dopo I pareggio contro l'Inter che non è brillante come il Napoli e dovrà distribuire le proprie forze anche negli impegni di Champions League e Coppa Italia contro Bayern Monaco e Milan”.


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