Bologna-Napoli: si studia Lindstrom nell’affare Ndoye
Il Bologna prova a ragionare su possibili contropartite per Ndoye: ipotesi Lindstrom

Il Bologna prova a ragionare su possibili contropartite per Ndoye: ipotesi Lindstrom
Non è un mistero che il Napoli sta cercando di acquistare Ndoye dal Bologna. A tale proposito arrivano novità dalla Gazzetta dello Sport.

Ndoye: il Bologna vorrebbe i cash, ma studia le contropartite
Le chiamano trattative, ma somigliano più a estenuanti maratone: ci si rincorre, ci si sfiora, si rallenta, poi si accelera, e quando il traguardo sembra vicino… ecco che si allontana di nuovo. Così succede tra il Napoli e Dan Ndoye, l’esterno svizzero del Bologna che da gennaio vive in orbita azzurra, con un dialogo mai interrotto, a volte sommesso, ora di nuovo acceso. Si sono cercati, sfiorati, quasi presi. Ora il tempo stringe, le scelte devono compiersi.
Ndoye è più di un nome sulla lista di Giovanni Manna: è in cima, sopra tutti gli altri, scelto per caratteristiche tecniche e fisiche, per l’equilibrio che può dare al nuovo Napoli di Antonio Conte. Perché non è solo corsa – che pure non gli manca – ma duttilità, generosità in copertura, gol e assist, sei nell’ultima stagione. È il tipo di giocatore che puoi usare su entrambe le fasce, da esterno puro o da attaccante aggiunto, e che può rendersi prezioso nella fusione tra fase offensiva e difensiva. Conte ne ha bisogno, e lui ha detto sì, a voce e con convinzione: gradisce l’idea, il progetto, il salto verso l’élite del calcio europeo.
Il nodo, come sempre, è economico. Ndoye vale 40 milioni per il Bologna, ma il Napoli vorrebbe abbassare la cifra. Tempo fa si parlò di Ngonge come contropartita, oggi il nome nuovo è quello di Alessandro Zanoli: un profilo che intriga il Bologna, evolutosi sotto la guida di Vieira al Genoa. Potrebbe finire in prestito, ma l’operazione Ndoye va considerata separata. Servono soldi veri, perché Sartori vuole incassare per reinvestire, e Ndoye è una pedina troppo preziosa per svenderla.
Il Napoli non si fermerà a un solo esterno: serviranno almeno due innesti. A destra ci sono già Politano e Neres, ma serve rinforzare le corsie per affrontare una stagione piena di impegni. Ndoye sarebbe il primo tassello, a cui affiancare un secondo nome.
Nel frattempo, il Bologna si prepara all’eventualità dell’addio. I nomi sulla lista per sostituirlo non mancano: Ruben Van Bommel (AZ), figlio d’arte e talento in crescita, Patrick Wimmer del Wolfsburg, esterno versatile ma costoso (si parte da 15 milioni), e l’outsider Cepeda del Colo Colo. Sartori li segue da vicino, insieme a Lindstrom, danese del Napoli che non ha lasciato traccia all’Everton ma che l’ex ds dell’Atalanta stima dai tempi dell’Eintracht. Se ne potrebbe parlare, ma solo in prestito, come extra, non parte dell’operazione Ndoye.
Sul fronte attacco, il futuro di Ciro Immobile è un rebus: il Bologna valuta, ma resta sullo sfondo anche un misterioso “centravanti X”, mentre il sogno – difficile da raggiungere – sarebbe Raspadori. Più facile invece pensare ad Ambrosino, giovane del Napoli, che piace anche al Cagliari, o a un ritorno di fiamma per Piccoli, già allenato da Italiano ai tempi dello Spezia.
Infine, resta una suggestione mai davvero sopita: Albert Gudmundsson del Genoa. Il suo nome gira da tempo nei corridoi del mercato rossoblù, e l’interesse per Jesper Karlsson potrebbe essere il ponte per un affare futuro, magari legato a sviluppi giudiziari o a incastri con l’AZ, dove lo stesso Karlsson potrebbe tornare… ritrovando Van Bommel.
Il mercato, come sempre, è un romanzo d’estate pieno di intrecci. E il finale, per ora, è tutto da scrivere.