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Aurelio De Laurentiis (IA)
Aurelio De Laurentiis (IA)

Un classico d'apertura come l'arrocco.

Oppure una difesa olandese.

O ancora: Gambetto di donna (magari olandese).

E se fosse invece un Gambetto di re (magari inglese)?.

Sono tutte aperture tipiche degli scacchi (dal persiano antico "shah", che significa "Re"…), uno dei giochi che più riesce ad abbinare logica e creatività, e ci tornano utili per rappresentare l'immagine che si ha del Napoli in questo mercato. Cosa più del calciomercato necessità infatti dell'abilità di saper coniugare la logica dei parametri economici da rispettare e degli obiettivi tecnici da raggiungere con la creatività di immaginare più strade nel raggiungerli?

Che fine ha fatto il racconto del Napoli beffato?

Sembrano ormai lontani i tempi del Napoli beffato per Brescianini, tanto per citare l'ultimo esempio - ma ce ne sono in ogni estate, vi ricordate di Gonalons o Tolisso? - adesso la descrizione che proviene dai media è quella di un Napoli dai mille occhi e dalle mille mani.

Come i più grandi campioni scacchisti infatti, DeLaurentiis - o Manna, o Conte - insomma il Napoli, giusto per dare giustizia al recente comunicato, gioca più partite su diversi tavoli, da Lang a Sancho, da Núñez a Lucca, passando per Beukema. Non vuole restare con il cerino in mano, quindi blocca una punta di qua, ma nel frattempo ne tratta un'altra di là. Vuole un'ala sinistra olandese, ma nel frattempo continua a intrattenere rapporti con l'agente di quell'altro esterno italiano o inglese.

È il mercato, ragazzi. Ed è sempre stato l'atteggiamento del Napoli quello di avere un piano B o C (quando andò via Higuaìn restammo in bilico tra Icardi e Milik per diverso tempo); persino a gennaio con la sostituzione di Kvarastkhelia è andata così, anche se in quel caso è giusto ammettere, ma lo ha fatto Manna in primis, che la situazione poi è sfuggita di mano, ma del resto anche al pluricampione Magnus Carlsen  è capitato recentemente di perdere contro il diciannovenne Gukesh Dommaraju, no? Sono gli scacchi, bisogna avere un piano per fare scacco matto all'avversario, bisogna saper improvvisare, a volte pattare quando si resta impantanati in una partita senza più sbocchi soddisfacenti.

È cambiato il Napoli o è cambiato il racconto del Napoli?

Insomma, se è vero che in questa particolare stagione post scudetto-bis, il Napoli ha una disponibilità finanziaria maggiore, che quindi lo porta ad obiettivi più costosi, è anche vero che questo modo di giocare su più tavoli, lo ha sempre fatto e spesso condotto. Ed è grazie a tutti gli anni passati in cui ha agito in questo modo che oggi Aurelio De Laurentiis - Lombardo ci perdonerà la personificazione del club questo caso - è proprio il Re degli Scacchi e del Mercato.


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