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Gianluca Conte
Gianluca Conte

L'importanza della match analysis

"La match analysis è molto importante per studiare un avversario e trovare strategie giuste per metterlo in difficoltà", spiega Gianluca Conte, fratello di Antonio Conte e capo match analyst del Napoli, intervenuto ai microfoni di radio Crc. Questa (la match analysis) si divide in due aree: il "match studio", focalizzato sull'analisi post-partita per evidenziare pregi e difetti della propria squadra, e il "team studio", incentrato sullo studio dell'avversario della prossima gara. "Noi facciamo un’analisi dei singoli avversari: ogni giocatore è preparato ad affrontare il proprio diretto avversario". Grazie a video e analisi dettagliate, i calciatori comprendono i punti di forza e le debolezze degli avversari, adattando di conseguenza il proprio atteggiamento in campo.

Un lavoro collettivo e dettagliato

"Non trascuriamo nulla. Abbiamo degli analisti, faccio due nomi: Giuseppe Maiuri ed Ettore Prota, che ci danno una grossa mano, e poi con lo staff cerchiamo di trovare le giuste strategie per poter mettere in difficoltà gli avversari". Gianluca Conte sottolinea l’impegno dello staff nell’offrire al tecnico tutto il supporto necessario: "Cerchiamo di fornire la maggior parte delle informazioni, così che se il mister vuole approfondire dettagli in particolare gli vengono presentati con video o analisi". Nulla viene lasciato al caso, perché l’obiettivo è fornire eccellenza nella preparazione tattica.

Gianluca e Antonio Conte
Gianluca e Antonio Conte

Passione e lavoro sul campo 

Un lavoro meticoloso, che richiede tempo, competenze e dedizione: "Bisogna studiare l’avversario a 360° gradi ed entrare nella testa del tecnico dell’altra squadra per poter trovare la contromossa". Per chi vuole intraprendere questa professione, Conte consiglia: "Bisogna avere tanta passione per fare questa professione. Io sono anche allenatore UEFA Pro e quindi lavoro anche sul campo. La match analysis richiede tantissimo tempo e tanto impegno, bisogna stare a stretto contatto con l’allenatore e cercare di trovare i giusti video e le giuste immagini. Sembra semplice all’apparenza, ma non lo è, però con l’esperienza che si accumula negli anni si migliora".

 


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