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Lukaku e Raspadori
Lukaku e Raspadori

Lukaku-Raspadori: Conte si affida alla coppia del gol per il Lecce 

La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla gara di Lecce evidenziando come Conte si soffermerà molto sulla coppia Lukaku-Raspadori.

Lukaku e Raspadori

Lukaku-Raspadori: la coppia per il sogno scudetto 

Volere, volare. E per continuare a sognare, non c’è altra strada del gol. Lecce è la salita più ripida nella strada che separa il Napoli dallo scudetto. Impensabile, forse, a inizio stagione. Eppure adesso l’obiettivo è lì. Ed è tutto nelle mani degli azzurri. Conte ha caricato la squadra a dovere ma è stato costretto ancora una volta a cambiare sistema e cercare nuove idee per ovviare all’emergenza. E allora si torna a giocare a due davanti, come nel mese più difficile della stagione. A febbraio, senza Kvara e con Neres finito ai box, Antonio rispolverò dalla panchina Giacomo Raspadori, uno di quelli che sembrava dover partire a gennaio e che invece si è rivelato poi il vero nuovo acquisto per l’attacco. E con Jack accanto, anche Romelu Lukaku aveva ritrovato rifornimenti e riferimenti. Perché nelle notti più complicate, Romelu è quasi sempre salito sul ring da solo, a lottare corpo a corpo contro i centrali avversari. Costretto a girare alla larga, ad accorciare sui centrocampisti per poter trovare palloni giocabili. Con Raspa accanto non è cambiata troppo la musica: il grosso del lavoro è spalle alla porta, ma poi c’è un compagno vicino per l’uno-due al limite dell’area. O che sappia attaccare immediatamente la profondità per sfruttare la giocata di Big Rom.

Sarà un Napoli rivoluzionato, per lo più in difesa. Con Olivera per la prima volta centrale accanto a Rrahmani e McTominay pronto ad allargarsi all’occorrenza, per un 4-4-2 particolare. Ma ciò che importa è che sia efficace, come lo è stato ad esempio nell’ultima sua versione dal primo minuto, contro la Fiorentina. Quel giorno – 9 marzo - il Napoli mise fine al digiuno di vittorie che durava da più di un mese e riprese il viaggio all’inseguimento dell’Inter. Un 2-0 senza appello, firmato – neanche a dirlo – da Lukaku e Raspadori. Ecco, il popolo napoletano si aspetta che oggi i due possano ripetere quel tipo di prestazione, fatta di fisicità e freddezza, di scambi continui e gol. Il Napoli è tornato a non subire gol – tre gare consecutive – e nell’ultimo viaggio a Monza ha ritrovato il successo esterno che mancava da Bergamo, metà gennaio. In Brianza ha segnato McTominay, ma l’ha decisa Jack, alla sua maniera. Portando qualità a una manovra inceppata e inefficace per un’ora.

Il Napoli rilancia, giocandosi il re e il Jack al tavolo scudetto. Di nuovo insieme, per assaltare il Lecce (prima vittima in A di Romelu) e avvicinarsi al sogno. Lukaku è l’uomo del destino: tutti si aspettano da lui qualcosa in più, specialmente ora che ogni azione ha un peso specifico enorme nella volata tricolore. Romelu da sempre si nutre di responsabilità e sa caricarsi attraverso le emozioni. Napoli gli ha dato un’ultima chance per rilanciarsi a grandi livelli e Big Rom ha risposto presente. Non più dominante come una volta, ma straordinariamente efficace nel suo nuovo modo di stare in campo. Un ruolo che gli ha cucito addosso Conte, l’allenatore che più di chiunque altro ha saputo sfruttarne fisicità e conoscenza del gioco. Il nuovo Big Rom è ancora più uomo squadra: apre varchi, lotta, offre sponde continue e suggerimenti da rifinitore (10 assist). Ma Napoli ora si aspetta i gol scudetto, ancor di più vista la sua straordinaria incidenza nel rapporto gol fatti/vittorie di squadra: 12 centri, 12 successi azzurri. Romelu ha vinto da re con l’Inter, ora rivuole la corona a Napoli.

 Per carità, oggi chi segna conta il giusto. L’unico pensiero deve essere la vittoria per mostrare all’Inter i muscoli di chi è pronto alla lotta fino alla fine e non soffre di vertigini. Se poi a segnare dovesse essere Raspadori, allora potremmo trovarci di fronte alla chiusura di un cerchio. Quello aperto in casa della Juve il 23 aprile 2023 con un sinistro al volo che sancì l’inizio delle celebrazioni del 3o scudetto. Jack vuole provarci ancora. Per sentirsi l’uomo in più di questo nuovo rinascimento napoletano”.


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