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Il trofeo della Coppa Italia
Il trofeo della Coppa Italia

La sfida tra Lazio e Napoli, che si ripeterà in pochi giorni, rappresenta un bel banco di prova per entrambe le squadre ed in particolare per i due allenatori Conte e Baroni, che si preparano a gestire queste due partite ravvicinate con scelte di formazione totalmente diverse. Per quanto riguarda la Coppa Italia (stadio Olimpico, inizio ore 21), gara valevole per gli ottavi di finale, il tecnico partenopeo sembra intenzionato a fare un turnover completo, dando spazio a chi ha giocato meno in stagione. C'è la necessità di verificare i progressi di alcuni calciatori anche in vista del mercato di riparazione. Dall’altra parte, Baroni potrebbe decidere di adottare una linea simile ruotando diversi uomini.

Coppa Italia, Lazio-Napoli: le probabili formazioni

Cyril Ngonge, Napoli-Palermo

Entrando nelle dinamiche di formazione, le scelte di Conte potrebbero ricadere sui seguenti undici: (4-2-3-1) Caprile; Zerbin, Rafa Marin, Juan Jesus, Spinazzola; Gilmour, Folorunsho; Ngonge, Raspadori, Neres; Simeone. Gli unici due dubbi di formazione balenati nella testa di Conte, in merito ai calciatori definiti “titolarissimi”, riguardano l’utilizzo di Di Lorenzo e Lobotka: il primo per limitare le offensive di Zaccagni (probabile titolare), il secondo per ripetere l’interessante esperimento tattico, come già visto contro il Palermo, dove è stato affiancato da Gilmour in una mediana tutta tecnica. Ma nonostante queste possibili varianti, le ultime indiscrezioni suggeriscono che la scelta finale potrebbe ricadere su un turnover totale.

In casa Lazio, invece, vanno registrate due assenze importanti (Dia e Tavares), che tuttavia potrebbero recuperare per domenica. Modulo speculare a quello azzurro: 4-2-3-1. Diverse certezze tra gli undici titolari con l'impiego dei vari Mandas in porta, Gigot, Rovella (squalificato per il campionato), Tchaouna, Pedro e Noslin. L'ex Verona, tra l'altro, potrebbe agire addirittura da prima punta in sostituzione di Castellanos. Possibile chance per Hysaj come terzino sinistro, mentre Dele-Bashiru è favorito nel ballottaggio con Guendouzi. Capitolo Zaccagni: l’esterno italiano potrebbe partire dal primo minuto.

Lazio-Napoli: sarà 4-2-3-1, ma con sviluppi offensivi differenti

Il 4-2-3-1, pur essendo il modulo base di partenza, potrebbe subire delle variazioni soprattutto nella fase di possesso: nel caso di 4-2-2-2, l'inserimento di Neres e Ngonge più dentro il campo genererebbe un gioco sicuramente più diretto e rapido, con scambi veloci tra i due funamboli. Raspadori, invece, posizionato accanto a Simeone, fungerebbe da raccordo tra il centrocampo e l'attacco. Con la costruzione a tre (3-3-2-2/3-1-4-2), invece, dovrebbe essere Gilmour l'uomo incaricato ad abbassarsi in mezzo ai due centrali, con l'altro mediano a lavorare in mezzo, i terzini aperti in ampiezza, gli esterni dentro il campo (sempre nelle zone intermedie) e le due punte una accanto all'altra. Nel contesto di questa partita saranno fondamentali i posizionamenti negli spazi intermedi di Neres e Ngonge, pronti a ricevere palloni filranti soprattutto da Gilmour. Allo stesso tempo, quando la manovra si svilupperà attraverso le corsie laterali, dovranno “aprirsi” verso l'esterno portando via uomini ed allargando le maglie dei biancocelesti nella zona centrale, consentendo a Raspadori e Simeone di ricevere palloni più puliti. In fase difensiva, nella partita contro la Lazio, il Napoli dovrà essere particolarmente attento a contenere un quartetto offensivo veloce e abile nelle transizioni rapide.

Lazio-Napoli, l'analisi dell'avversario: come giocano i biancocelesti

Per quanto riguarda la Lazio, il calcio di Marco Baroni è dinamico e orientato all'attacco, con un forte focus sul movimento senza palla, l'occupazione degli spazi e la velocità nelle transizioni. Nel modulo 4-2-3-1 la costruzione dal basso è una costante, e l'idea di un centrocampista (Rovella principalmente, ma anche Guenduozi) che si abbassa tra i due centrali difensivi serve a dare supporto alla fase di impostazione. Un altro aspetto interessante del sistema di gioco di Baroni è il ruolo del trequartista. Questo giocatore è essenziale per legare il gioco, spesso abbassandosi per creare superiorità numerica e sviluppare il gioco offensivo. Il trequartista ha un ruolo fondamentale nella gestione della palla e nell'attacco degli spazi, fungendo da raccordo tra il centrocampo e l'attacco. Per ciò che concerne i due esterni offensivi, il loro compito è di tagliare spesso dentro il campo, non solo per attaccare la porta ma anche per creare spazio per le sovrapposizioni dei terzini. La possibile presenza di Noslin come prima punta, con il compito di attaccare la profondità con scatti improvvisi, aggiunge un ulteriore elemento dinamico al sistema di gioco biancoceleste.

La doppia sfida tra Lazio e Napoli sarà sicuramente interessante e ricca di spunti. Domenica, come anticipato, la partita avrà caratteristiche completamente diverse da quella odierna, con le squadre schierate in modo differente e con variazioni significative sia dal punto di vista tecnico-tattico che fisico.


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