Scott McTominay: autentico mattatore contro l’Empoli

La Gazzetta dello Sport elogia Scott McTominay, autore di una doppietta decisiva contro l’Empoli.
McTominay: strapotere fisico e gol
“He’s back: e affinché restasse ancora altro di lui nell’immaginario collettivo, ma pure nel proprio vissuto, Scott McTominay si è spinto oltre, lusingandosi con umiltà e però con “sfacciataggine”. La prova provata del suo “potere” fisico, della sua intelligenza calcistica, di una centralità che nel Napoli ha lasciato si avvertisse subito è racchiusa nei numeri, che pesano eccome: la sua prima doppietta lo trascina sull’ottovolante ed esalta una stagione con cui ha catapultato il Napoli alle spalle dell’Inter e se stesso su vette mai sfiorate in passato. Scott McTominay in modello Braveheart prende il Napoli, lo aiuta a scrollarsi dall’anima le scorie per qualche pareggio recente e fa di sé il personaggio copertina di una stagione che gli appartiene: il gol dell’1-0 fonde atletismo e potenza, quello del 3-0, dopo che Lukaku ha messo la serata in ghiacciaia, è fisicità e tempismo; e il resto, perché poi c’è pure un palo nei suoi 90’ da indomabile dominatore del centrocampo, è padronanza tecnica e autorevolezza, è una miscela esplosiva e però anche magica che consente di lasciarsi andare.

Quando è finita, al 94’ (recuperi inclusi) sta appena ripartendo un campionato che adesso in sei giornate dirà la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità: Mc Tominay orienta l’umore dei 50.898 del Maradona e pure quello d’un braccio di ferro a distanza ravvicinata con l’Inter adesso può essere affrontato con la leggerezza sparita dopo il crollo di Bologna, soffocato da una serata inappuntabile piena di lui, della sua dominante presenza non solo in area ma pure nell’aria, perché nel teatro dei sogni tutto sa di lui: «Dobbiamo concentrarci partita dopo partita ma io è da quando sono bambino che sogno di vincere un campionato».
McTominay: il bomber che ti cambia la vita
Scott McTominay è il “bomber” che ti cambia la vita, il centro di gravità permanente d’una squadra muscolare, che va alla sfida con l’Inter sapendo di avere un uomo in più, ovunque, per poter pensare in grande: «E io sono felice di poter condividere questi stati d’animo con questa città e con un compagno come Lukaku, due assist e un gol che trascinano». E lui, due reti per arrivare a quota otto, per battere il proprio personale, per dare una spallata alle ambizioni sue e del Napoli, che ha sei gare ancora davanti a sé per provare a restare rinchiuso in questa favola avvolgente.
E adesso che quella crisetta passeggera - da sette partite stava consegnando il compito in bianco - è stata rimossa, Scott McTominay si sazia non solo dei suoi gol ma dell’abbraccio collettivo di uno stadio che lo rapisce e lo tiene lì, in mezzo al campo, quando ormai sembrano stia per spegnersi le luci, a godersi lo spettacolo, ad intrufolarsi in quell’orizzonte che gli appartiene: sei partite ancora, 540’, per tentare di regalarsi altro, magari la doppia cifra, e comunque di restare piacevolmente ingabbiato in quella dimensione onirica che s’avverte. Pure le strade che conducono dritto al Paradiso sono lastricate di straordinarie intenzioni”.