Calcagno (pres. AIC): “Calendario troppo fitto, così si crea nocumento allo spettacolo”
Calcagno al Gran Galà del Calcio: "Salute e spettacolo a rischio con calendari troppo fitti, serve tutela per i giocatori."
Un momento di festa per il calcio italiano
Umberto Calcagno, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, ha espresso grande soddisfazione durante la presentazione del Gran Galà del Calcio AIC, in programma il 2 dicembre. "È un momento molto bello, nel quale si festeggia lo spettacolo del nostro mondo. È qualcosa che ci mette di buonumore e che serve per esaltare le cose belle che succedono", ha dichiarato, sottolineando l’importanza di valorizzare il lato positivo e celebrativo del calcio.
Premi tra i protagonisti, tra discussioni e attese
Uno degli aspetti più caratteristici del Gran Galà è il fatto che i protagonisti stessi del calcio si premiano a vicenda, generando un clima di confronto e aspettative. "È anche divertente vedere come ci siano discussioni anche all'interno delle squadre. Mai come quest'anno gli esiti finali delle votazioni saranno più in ballo rispetto agli anni scorsi", ha commentato Calcagno, evidenziando la maggiore incertezza e coinvolgimento che caratterizzano questa edizione.
Calendari fitti: un problema per la salute e lo spettacolo
Tra i temi toccati, Calcagno non ha mancato di sottolineare la problematica dei calendari calcistici troppo intensi, una situazione che, a suo dire, "si è incancrenita". Ha portato come esempio i giocatori di Inter e Juventus, che tra impegni di club e nazionali non avranno pause significative: "E questo crea nocumento allo spettacolo: non si può immaginare che alla sessantesima partita un giocatore abbia lo stesso rendimento di chi ne ha fatte venti. Salvaguardiamo la salute ma anche lo spettacolo di un prodotto che altrimenti sarà meno bello rispetto a quanto siamo abituati a vedere".