Il PSG banchetta sui cadaveri delle grandi d’Europa
Il PSG domina l’Europa mentre noi festeggiamo prestiti e rinnovi a zero: da maestri del calcio a banchetto per i nuovi padroni.

Un dominio annunciato: il PSG travolge il calcio europeo
Mentre in Italia si discute animatamente del rinnovo a parametro zero di un trentenne e ci si entusiasma per un prestito con diritto di riscatto, a Parigi si lavora con metodo, ambizione e – finalmente – risultati. Il Paris Saint-Germain ha appena conquistato la sua prima Champions League, e lo ha fatto in modo schiacciante, con un progetto che è passato dall’essere "in costruzione" a dominare il calcio europeo.
Come se non bastasse, il Paris Saint Gemain ha anche umiliato il Real Madrid con un clamoroso 4-0 nella semifinale del nuovo Mondiale per Club, dimostrando che la rivoluzione non è solo mediatica, ma profondamente tecnica e strategica. E adesso, se la giocherà in finale contro il Chelsea del tecnico italiano Enzo Maresca.

Luis Campos: la mente dietro il nuovo impero
Il motore silenzioso di questa trasformazione si chiama Luis Campos. Ex DS di Monaco e Lille, capace di vincere la Ligue 1 con budget ridicoli, oggi è il vero artefice del nuovo PSG. Con lui è finita l’epoca dei grandi nomi senza sistema: via Neymar, via Messi. Dentro profili giovani, sostenibili e funzionali.
Ecco alcuni esempi concreti della nuova filosofia:
- Zaïre-Emery, classe 2006, già titolare in Champions League e MVP della finale.
- Bradley Barcola, nato nel 2002, devastante sulla fascia e strappato al Lione.
- Ugarte, mediano del 2001, con oltre il 60% di duelli vinti in Ligue 1: il nuovo Casemiro.
L’età media della rosa è di 23,8 anni, tra le più basse d’Europa. Non più stelle a fine carriera, ma un collettivo giovane, affamato e tecnicamente avanzato. Un progetto pensato per durare.
L'Europa arranca. L’Italia affonda.
Nel frattempo, le ex potenze del calcio continentale – Juventus, Inter, Milan, e altre – si perdono in contabilità creativa, plusvalenze forzate e tagli agli stipendi. Invece di costruire futuro, si rattoppano bilanci. Invece di programmare, si sopravvive.
Come ha dichiarato lo stesso Campos:
“Le stelle non bastano. Per vincere davvero, servono coerenza e struttura.”
Ecco perché oggi il PSG non è più solo “la squadra degli sceicchi”. È una macchina da guerra. Ha vinto la Champions, ha messo nel mirino il Mondiale per Club, e intanto dettano legge in un’Europa calcistica che fatica a stare al passo.
Mentre loro si mangiano il futuro, noi siamo diventati il buffet.