Inter e Napoli: ecco tutte le differenze per la volata finale

Inter e Napoli: ecco tutte le differenze per la volata finale
La Gazzetta dello Sport analizza le differenze tra Inter e Napoli in questa volata scudetto.
Inter-Verona e Lecce-Napoli: turno decisivo
“Antonio Conte non ha problemi di forze da gestire con il bilancino e si presenta a Lecce con un’unica incognita, l’emergenza in difesa per l’infortunio di Buongiorno: lo sostituirà Olivera, di base un terzino sinistro. Il Napoli affronta un avversario ferito ed affamato. Il Lecce è quartultimo, cinque punti sotto il Verona rivale dell’Inter a San Siro, e uno sopra il Venezia terzultimo. In più viene dai giorni tragici della scomparsa di Graziano Fiorita, il 47enne fisioterapista. Un lutto potente, con corollario di polemiche per la decisione della Lega di non posticipare la gara contro l’Atalanta. La rabbia ha funzionato da propellente, l’1-1 di domenica a Bergamo si spiega con la motivazione forte del risultato da dedicare a Fiorita. E può essere che questo effetto continui, che il Lecce voglia salvarsi nel nome di un uomo che al Lecce ha dedicato la propria vita. Sul piano tecnico, non c’è partita, il Napoli è più forte. Il Lecce di Marco Giampaolo però merita attenzione per come muove la palla. Il match è segnato, ma per il Lecce forse uno spiraglio c’è.

Simone Inzaghi, oggi squalificato, ha in testa la Champions e contro il Verona schiera l’Inter B. Lautaro è infortunato, Marcus Thuram va preservato per il Barcellona. Correa e Arnautovic formeranno il tandem d’attacco: il primo ha segnato un gol in stagione, il secondo 7. Se al posto di uno dei due giocasse Taremi, il panorama non migliorerebbe di molto, l’iraniano di reti ne ha realizzate tre in tutto. Evidente il dislivello con il tandem Thuram-Lautaro, che insieme, nell’annata in corso, assommano 39 gol, 21 l’argentino e 18 il francese. Basteranno Correa, Arnautovic e/o Taremi per battere il Verona a caccia di punti vitali per la salvezza? Inzaghi dovrà ricorrere a Thuram in corso d’opera? All’andata, l’Hellas venne preso a pallonate, 5-0 per i nerazzurri con un gol e due assist di un Correa redivivo. Contro il Verona, di solito Correa si ricorda di avere delle qualità discrete: nel 2021 aveva festeggiato l’esordio nell’Inter con una doppietta ingannatrice, proprio al Bentegodi. Oggi però si gioca a San Siro, che a Correa riserva ormai i suoi terribili brusii...
Scott McTominay ha segnato 11 gol in campionato e non è un’eresia sostenere che lo scozzese sia la vera seconda punta del Napoli. Non è escluso che da qui all’ultima giornata McTominay scavalchi Romelu Lukaku, il centravanti belga sta un gradino sopra il compagno, a quota 12 reti. Sarebbe clamoroso se Conte vincesse lo scudetto con un centrocampista come bomber. Perché, non dimentichiamolo, Mc Tominay è un interno di centrocampo, quel tipo di giocatori che in Gran Bretagna definiscono “box to box”, nel senso che si muovono da un’area all’altra. Conte ha impiegato McTom in diversi ruoli, tra centrocampo, fascia sinistra e trequarti. Il fisico imponente, un metro e 90 di altezza per quasi 90 chili di peso, e l’irruenza rendono il ragazzo immarcabile, specie nei momenti in cui è lanciato o si eleva in terzo tempo. Mc Tominay sprigiona potenza e ci sono attimi in cui sembra sul serio un Lukaku-bis. Se scudetto sarà, una discreta fetta di merito andrà riconosciuta a McTominay, il portatore sano di gol che non c’erano o che non c’erano più, visto che Kvaratskhelia a gennaio se ne è andato.
Anche l’Inter ha un centrocampista che sa trasformarsi in attaccante, ma in campionato Davide Frattesi ha segnato la metà dei gol di McTominay. Anzi, di meno: cinque contro undici. È vero che Frattesi, a differenza dello scozzese, non è un titolare: entra per lo più a gara in corso e quando c’è da risalire la corrente. McTominay ha giocato per 2.581 minuti, Frattesi per 1.120, meno della metà dello scozzese. Tempo inferiore, minori opportunità, però nella stagione scorsa Frattesi aveva realizzato sei reti in una finestra temporale più stretta, appena 935 minuti totali, e suscitava un’impressione diversa, si aveva la percezione che Frattesi spaccasse le partite. Quest’anno ha segnato la fondamentale rete della vittoria a Monaco contro il Bayern, ulteriore dimostrazione di come tutti gli interisti incidano di più in Champions. Frattesi ha avuto problemi personali che ne hanno condizionato il rendimento e le voci sul futuro lontano dall’Inter non hanno aiutato, però è fattuale che una bella differenza tra Napoli e Inter si sia scavata nel solco tra McTominay e Frattesi, i centrocampisti che sanno farsi attaccanti. Oggi, contro il Verona, Frattesi è annunciato titolare e può accorciare il divario, sempre che lo scozzese a Lecce non sia la solita locomotiva umana”.