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Nel corso della presentazione del libro "La strada di un sogno" dell'agente Mario Giuffredi, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto sul tema dei procuratori e sul suo rapporto complicato con il mondo delle agenzie sportive:

"Il lavoro di Giuffredi è il vero lavoro dell'agente, lo rappresenta in tutto e per tutto. In alcuni club ci sono il 50-70% di giocatori stranieri, il procuratore tu lo vedi alla firma del contratto e quando l'amministrazione ogni tanto ti mette sotto il mandato di pagamento della procura.

Tu lo vedi poche volte, è una stortura del sistema, come se fosse una tassa che uno deve pagare. Ricordo che quando inizai a fare cinema ho convinto gente come Sordi o Monicelli: gli dissi che erano matti a dare il 10% agli agenti, dissi di chiamare l'avvocato e pagare la parcella per queste cose.

Ero odiato dagli agenti perché non ho mai pagato percentuali

lo ero odiato dagli agenti perchè non ho mai pagato percentuali, mio figlio ora le paga al Bari e quando vedo i contratti televisivi mi girano le palle perchè devo pagare qualcuno che rappresenta l'attore, e dovrebbe pagarlo quest'ultimo. Noi ci siamo inventati che una parte la facciamo pagare dallo stipendio del calciatore, dovrebbe pagarlo lui perchè rappresenta lui.

Poi Giuffredi è collaborativo perchè si interpone, ma come ordinamento giuridico e di giustizia sportiva c'è un mare di cazzate che appartiene alla preistoria del nostro mondo. Vogliamo essere industria e non lo siamo, c'è chi veste abiti ufficiali e non molla la poltrona perchè meno si cambia meno si rischia".

https://www.youtube.com/live/22X2RfYH4Jo?si=DvbUxWP633R-6j63
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