Tra entrate ed uscite: ecco come il Napoli si muove sul mercato
Tra entrate ed uscite: ecco come il Napoli si muove sul mercato

Tra entrate ed uscite: ecco come il Napoli si muove sul mercato
Il Napoli è molto attivo sul mercato sia in entrata che in uscita: in tal senso arrivano novità dalla Gazzetta dello Sport che ha dedicato ampio spazio sull’edizione odierna del noto quotidiano meneghino.
Come si sta muovendo il Napoli
Il Napoli si muove in un’estate bollente, tra sogni ambiziosi, incastri delicati e una rivoluzione che sembra ormai inevitabile. Sotto la superficie di apparente calma, ribolle un mercato che intreccia storie, scelte e strategie con il pragmatismo di chi conosce le regole del gioco. Victor Osimhen è ancora lì, simbolo e croce, in vacanza mentre attorno a lui si rincorrono offerte stellari e telefonate dai quattro angoli del mondo. Lui prende tempo, vuole pensare, riflettere, vivere. L’Al-Hilal lo tenta con cifre da capogiro, ma non è ancora il momento. De Laurentiis aspetta: sa che quei 75 milioni della clausola sono un ponte verso il futuro, verso altri sogni – come Darwin Nuñez, già pronto, già convinto, già desideroso di vestire l’azzurro.

Ma non si fa nulla per istinto, non si cede all’impulso. La filosofia gestionale che ha sorretto vent’anni di presidenza resta intatta: prima si vende, poi si compra. Prima si sistemano le uscite, poi si costruisce l’ingresso. E intanto si osserva, si trattiene il fiato, si analizzano venti e correnti – da Napoli al Bosforo, da Lagos a Liverpool. Il Napoli non è un club che rincorre, è un club che pianifica, anche quando attorno impazza il caos del mercato.
C’è una diaspora alle porte, fisiologica, naturale, quasi romantica. Rafa Marin aspetta il Villarreal, Simeone strizza l’occhio a Siviglia, Cajuste e Folorunsho restano in bilico, mentre Zanoli sogna di fermarsi a Bologna. Mazzocchi, cuore azzurro e anima popolare, sente che i suoi spazi si chiudono. Zerbin potrebbe seguire Di Francesco a Lecce. Uomini che vanno, altri che arrivano, qualche volto che si trasforma in ricordo. Ed è proprio questo il calcio, è il mercato: un continuo movimento, un fluire che rigenera, rinnova, rimescola.
Napoli si prepara a cambiare, dentro e fuori. Con eleganza, senza strappi, ma con l’urgenza silenziosa di restare competitivo. Perché dopo la tempesta dell’ultima stagione, servono scelte coraggiose e visioni chiare. Si studia, si valuta, si riflette. E magari, quando scoccherà luglio, Osimhen parlerà. E da lì, tutto il resto seguirà.