Il Napoli, una squadra che un tempo non troppo lontano dominava il calcio e affascinava il mondo con il suo gioco, ora si trova in una profonda crisi. Una crisi che sfonda i confini dello sport e impatta decisa anche sulla quotidianità cittadina. Il calcio è nel DNA di questa città, una passione condivisa da molti, ma da portatrice sana di gioia, negli ultimi tempi è diventata motivo di frustrazione e delusione.
Sarebbe un segno di straordinaria saggezza da parte del presidente De Laurentiis ammettere un errore. Dopo anni di investimenti finanziari e sforzi tecnici nel comparto scouting che hanno portato il Napoli a costruire una squadra eclatante, sembra che tutte queste risorse siano state gettate al vento da un allenatore che sembra aver perso completamente il controllo.
Rudi Garcia sta svalutando il Napoli
Garcia si è reso responsabile di scelte tecniche imbarazzanti, sostituzioni senza senso e formazioni sbagliate. Il suo approccio tattico sembra completamente errato, come se non tenesse assolutamente conto delle straordinarie capacità tattiche e tecniche dei suoi giocatori. Una colpevole confusione, ancor più abbagliante nella gestione dei 90 minuti. In cui vengono messi in atto piani gara che sembrano completamente fuori sincronia con il talento a disposizione.
Inoltre, i costosi investimenti di oltre 25 milioni di euro sono stati mandati in frantumi, e il caso più emblematico è Lindström, un talento pazzesco che sembra ormai un pesce fuor d’acqua in questa struttura tattica disfunzionale.
Ma ciò che è ancor più preoccupante è l’atteggiamento di Garcia. La sua alta arroganza è palpabile in ogni sua dichiarazione e azione. Si comporta come se fosse al di sopra di ogni critica, rifiutando di ammettere le sue colpe e di imparare dai suoi errori. Questa mancanza di umiltà è una macchia indelebile sulla sua gestione e ha alienato i giocatori e i tifosi. Nonostante la squadra stia affrontando una crisi senza precedenti, Garcia sembra vivere in una bolla di autocompiacimento. Questo atteggiamento danneggia non solo la sua reputazione, ma anche l’intera squadra, che ha bisogno di un leader umile e in grado di ammettere quando sbaglia.
Inoltre, l’arroganza di Garcia ha minato la coesione del gruppo. I giocatori non vedono più in lui un leader da seguire, ma piuttosto un ostacolo da superare. La mancanza di fiducia tra allenatore e giocatori è evidente sul campo, con prestazioni deludenti e una mancanza di volontà di lottare fino alla fine.
Tutto questo rappresenta una figura che incarna l’inefficienza tecnica, tattica e umana nell’ambito del calcio. La sua mancanza di umiltà e la sua arroganza hanno portato il Napoli a una situazione critica, e il suo atteggiamento poco lucido ha danneggiato la squadra in modo irreparabile. È tempo di prendere una decisione drastica e porre fine a questa gestione fallimentare, al fine di riportare il Napoli alla gloria che merita.
L’esonero è l’unica soluzione
Pertanto, è fondamentale considerare seriamente l’esonero di Rudi Garcia non solo come una necessità, ma come un evento che può riportare la serenità e il divertimento tra i tifosi napoletani. È un segnale di cambiamento, una speranza che il Napoli possa tornare a incantare il mondo con il suo gioco affascinante. Mentre il destino di Garcia sembra segnato, il futuro del Napoli è ancora in bilico, con la speranza di riportare il sorriso sui volti dei suoi appassionati sostenitori.
Ora, la domanda è più pressante che mai: quanto ancora Napoli dovrà soffrire prima di prendere una decisione drastica? La squadra e i tifosi meritano una nuova guida. Garcia sembra non essere più all’altezza della situazione.
nonostante la crisi del calcio italico in serie B ci sono allenatori calcisticamente molto più intelligenti di Garcia.
L’imprenditore vero dopo aver ottenuto una stagione vincente consapevole di non poterla replicare non avendo disponibili gli stessi operai e dirigenti punterebbe su un nuovo assetto produttivo, scegliendo progettisti e responsabili della produzione alternativi ai predecessori, non puntando sul marketing che nel calcio giocato non serve.
Garcia ha dimostrato di non essere a conoscenza o d’essere poco lungimirante accettando una squadra campione d’Italia priva di alcune pedine fondamentali e non rimpiazzate a dovere, soprattutto ha dato prova di non avere coraggio nel cambiare tattiche o moduli di gioco reinventandosi un nuovo assetto invece di ibridare quello lasciato da Spalletti.
ma poi, che orribile maglietta indossava il Napoli, ma chi l’ha scelta un becchino? Ma non si vergognano i vertici della SSCN? Ma anche la FIGC in questo caso dovrebbe intervenire sanzionando pesantemente la società che fa indossare magliette con ritratti teschi stilizzati simboli di morte? Ahooo porcomondo ma in che girone dantesco è caduto il calcio simbolo di vita?
Ancor una volta faccio appello ai tifosi tutti non solo del Napoli, boicottate stadio e abbonamenti alle piattaforme on line se ci tenete a vedere lo spettacolo di vita che offre/offriva uno degli sport più belli in assoluto.
chi chiamare per sostituire Garcia? A campionati in corso è difficile, necessita non solo di un CT capace e innovativo ma di uomo anche in grado di insegnare a kvaratskhelia di driblare meno e essere più propositivo con i compagni, rischia di fare la fine di Insigne con il tiro a giro dopo una stagione gli avversari lo avevano inquadrato e marcato annullandolo.