Napoli, otto mesi dopo l'incidente che ha distrutto la precedente opera di Michelangelo Pistoletto, la Venere degli stracci è riemersa nel centro città, simbolo della resilienza e della continuità artistica. La nuova Venere, soprannominata Venere 2.0, è stata realizzata con materiali ignifughi e ha raccolto fondi grazie alle generose donazioni dei cittadini, dimostrando il forte legame tra la comunità e l'arte.

La tragedia dello scorso luglio, quando la Venere originale è stata incendiata da un senza fissa dimora, ha scosso la città, ma ha anche innescato un movimento di solidarietà e rinascita. La nuova struttura, che presto sarà completamente installata, continua a portare avanti il messaggio fondamentale dell'opera: la bellezza del mondo in contrasto con il consumismo dilagante, una riflessione sulla società contemporanea e sulla sua decadenza.

L'inaugurazione del 6 marzo sarà un evento importante, con la presenza del sindaco Gaetano Manfredi, dell'artista Michelangelo Pistoletto e del curatore del progetto "Napoli contemporanea", Vincenzo Trione. La Venere resterà esposta a Piazza Municipio per tre mesi, offrendo agli abitanti e ai visitatori l'opportunità di riflettere sul suo potente messaggio artistico.


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