Cresciuto calcisticamente prima nel Siviglia – dagli 11 ai 15 anni – e poi nel Real Madrid, Rafa Marìn è nato in Andalusia, precisamente a Carmona, il 19 maggio del 2002.

Il ruolo

Il nuovo acquisto del Napoli è un difensore centrale di piede destro, alto 191 cm con un fisico longilineo e può occupare sia la posizione di centrale difensivo che quella di “braccetto” – o difensore laterale -, nell’ultima stagione ha totalizzato 35 presenze tra campionato e coppa nazionale giocando principalmente come difensore centrale di sinistra in una difesa a 4, almeno sulla carta, dato che spesso si è trovato in realtà ad essere il centrale di una linea a 5.

Caratteristiche tecniche

Passando alle caratteristiche tecnico-tattiche del calciatore, Rafa Marìn è un difensore centrale in grado di percepire il pericolo, ha una buona comprensione del gioco e questo lo porta ad avere delle buone letture difensive, sceglie in maniera discreta quando coprire e quando marcare, alternando interventi di posizionamento – come gli intercetti – ad anticipi aggressivi.

Caratteristiche fisiche

Il centrale spagnolo dispone di una buona velocità – a differenza della rapidità – ed un buon tempismo nell’anticipo che gli permette di andare a pressare forte nella metà campo avversaria, compito che nell’Alavès gli è stato chiesto poco, ma quando ha dovuto farlo lo ha fatto senza problemi e con buoni risultati.

Pregi e difetti

Diverso è il discorso per quanto riguarda la marcatura in situazioni di blocco medio/basso, infatti, il centrale ex Real Madrid riscontra qualche difficoltà quando deve prendere l’uomo dentro l’area di rigore, Rafa cerca sempre di avere il contatto visivo con il pallone e fisico con l’uomo ma questo lo porta a lasciare spazio in caso di contromovimento avversario.

Le migliorie da apportare

Inoltre, nonostante abbia un buon posizionamento – lavorando di reparto - Marìn deve migliorare nelle azioni difensive vere e proprie, come gli intercetti, è capitato che il centrale spagnolo bucasse il pallone nonostante un buon posizionamento, questo dovuto al fatto che cerca sempre di avere contatto sia con il pallone che con l’uomo, senza riuscire a gestire bene il tutto.

Per quanto riguarda il duello aereo, invece, il centrale alto 191 cm è già un discreto saltatore, non di più considerando la sua stazza, sicuramente migliorerà in proporzione alla crescita muscolare che un centrale come lui dovrà avere, attualmente perde troppi duelli aerei a causa della sua struttura esile.

Per quanto riguarda la pulizia tecnica, non è facile analizzare la qualità sotto pressione, essendo che l’Alavès adotta molto spesso una costruzione diretta, in linea generale non sembra avere una grande qualità nella regia corta, mentre dispone di un buon calcio lungo, caratteristica che sicuramente ha aiutato nella scelta del calciatore.


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