Torino-Napoli, Conte pensa a Marianucci: il punto
Manca sempre meno a Torino-Napoli, match valido per la settima giornata della Serie A 2025-2026 e Ciro Troise sul Corriere del Mezzogiorno fa il punto della situazione.
Troise: “E stavolta non ci saranno rientri last-minute: niente giocatori con appena uno o due allenamenti nelle gambe prima di scendere in campo. Olivera è rimasto a Castel Volturno, mentre Anguissa è rientrato con la consapevolezza di dover disputare i play-off con il Camerun per staccare il pass Mondiale. Ieri pomeriggio Conte ha potuto lavorare con il gruppo al completo: gli italiani Meret, Di Lorenzo e Spinazzola, oltre a De Bruyne ed Elmas reduci dagli impegni con Belgio e Macedonia del Nord. All’appello mancano soltanto gli infortunati Rrahmani, Contini, Lobotka e Lukaku.
Conte — che a Torino collezionerà la sua panchina numero 50 con il Napoli — ha ritrovato la squadra e la guiderà contro i granata per mantenere la testa della classifica. Una sfida complessa, perché ripartire dopo la sosta porta sempre con sé insidie e punti interrogativi su percorso e condizione. Ci sarà ancora qualche allenamento per verificare le condizioni di Buongiorno e Politano: è probabile che l’allenatore opti per un reinserimento graduale di entrambi.
Matteo, insieme a McTominay, fa parte del gruppo degli “stakanovisti”: sono gli unici due ad aver iniziato da titolari tutte le otto gare ufficiali tra campionato e Champions League, senza mai partire dalla panchina. Scelta destinata a pesare anche in ottica Champions, considerando che Rrahmani non sarà a disposizione né per Torino né per Eindhoven.
Conte potrebbe gestire Beukema come avvenne contro Milan e Sporting Lisbona, lanciando Marianucci dal 1’ a Torino. Juan Jesus, intervenuto a Radio CRC, ha raccontato il valore del difensore reduce da due gare con la Nazionale Under 21: «È bravo, viene dall’Empoli e ha fatto un bel campionato. È un ragazzo sicuro, tecnicamente molto forte: sembra più grande dell’età che ha. Mi auguro che faccia una buona carriera, perché è un bravo ragazzo e si impegna tantissimo. In allenamento fa sempre bene e si è fatto trovare pronto in una partita importante come quella contro il Milan: la gente parla di errore, ma solo chi gioca può capire certe dinamiche. Secondo me è un ragazzo che farà tanta strada».
Juan Jesus è un leader dello spogliatoio. Conte l’ha definito “intramontabile” e il brasiliano può consentire al tecnico di gestire con calma anche il rientro di Buongiorno. Ha superato il muro delle 100 presenze in maglia azzurra, dato che ha commentato così: «A Napoli ho raggiunto l’apice della mia carriera, perché ho trovato una società che mi ha dato fiducia e serenità. L’età per me è solo un numero: in allenamento sono sempre quello che spinge di più perché devo dare l’esempio. Voglio continuare a giocare: ho 34 anni ma non mi pesa, continuerò a dare sempre di più».
Il film sul quarto scudetto testimonia lo status di Juan Jesus nello spogliatoio, oltre alle sue prestazioni in costante crescita. Intanto c’è la missione Torino, una gara che ha sempre avuto un peso nelle stagioni del Napoli: con Spalletti, nel 2023, il punto più alto con il poker inflitto al Toro; due anni fa, Conte — da spettatore — iniziava a disegnare la rinascita dopo il disastro; nella scorsa stagione, l’ultima poesia di Kvara: l’assist per bomber McTominay. Conte avverte il peso della sfida e vuole che il suo Napoli non sbagli”.






