Rivoluzione in vetta: equilibrio totale in Serie A
Arrigo Sacchi, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, fotografa un campionato incertissimo. Le prime due della classe, Napoli e Roma, cadono contemporaneamente, mentre l’Inter — vittoriosa all’Olimpico — aggancia la vetta a quota 15 punti. Dietro, Juventus e Milan sono pronte al sorpasso: la prima, impegnata a Como, può unirsi al terzetto di testa; la seconda, superando la Fiorentina, può addirittura balzare in solitaria al comando.
«La Serie A non sarà la più spettacolare o la più innovativa, ma è certamente la più incerta e per questo la più emozionante», sottolinea l’ex ct azzurro.
L’impresa del Torino: spirito e organizzazione
Sacchi non risparmia elogi al Torino di Marco Baroni, capace di battere il Napoli con una prova di grande maturità tattica. «Il Toro ha messo in campo lo spirito giusto — spiega — sapeva quando creare e quando chiudere gli spazi. Ha mostrato coraggio, disciplina e sacrificio».
Nonostante l’assenza di due pilastri del Napoli, McTominay e Højlund, Sacchi ribadisce che il merito va tutto ai granata: «Questo successo può rappresentare una svolta nella stagione. Baroni è un tecnico preparato, con idee chiare, capace di trasmettere la sua filosofia al gruppo. È lui il vero direttore d’orchestra».
Il primo tempo del Torino, secondo Sacchi, «è stato di ottimo livello, intenso e di qualità. Ora serve continuare su questa strada, con umiltà e concentrazione».
Napoli, troppa lentezza e poca fantasia
Sul versante opposto, l’analisi di Sacchi è più severa: «Il Napoli non mi è sembrato brillante come lo vorrebbe Conte. La manovra è stata prevedibile, lenta, e quando il Torino ha arretrato il baricentro gli azzurri non hanno saputo trovare spazi».
L’ex tecnico del Milan individua in questo il principale limite della squadra partenopea: la difficoltà a variare gioco e ritmo. «Conte dovrà lavorare su questi aspetti se vuole portare il Napoli al livello più alto. Le qualità ci sono, ma serve più fluidità e velocità d’esecuzione».
Prossima tappa: Eindhoven, test decisivo
Ora il Napoli dovrà subito reagire. Martedì sera lo attende una sfida cruciale in Champions League contro il PSV Eindhoven. «Capiremo lì — dice Sacchi — se quella di Torino è stata solo una battuta d’arresto fisiologica o se serva registrare qualcosa nei meccanismi di gioco. Il tempo è poco, ma conosco Conte: saprà sfruttarlo al meglio».
Fonte: Gazzetta






