Dopo quasi due mesi di stop, Amir Rrahmani è pronto a tornare al centro della retroguardia azzurra. L’ultima apparizione risale al 30 agosto, contro il Cagliari: poi l’infortunio rimediato in nazionale lo ha costretto a fermarsi. A Lecce è tornato in panchina, segnale che il recupero è ormai completo. Ora, con il doppio impegno al Maradona contro Como ed Eintracht Francoforte, il kosovaro scalpita per rientrare da titolare.
Conte valuta il rientro: gestione e strategia per il doppio impegno
Antonio Conte deciderà nella rifinitura se affidargli nuovamente la guida della difesa. L’allenatore, prudente ma fiducioso, vuole gestire il suo ritorno con attenzione: Rrahmani resta un perno insostituibile per organizzazione, comunicazione e carisma. Dopo le rotazioni di Lecce, il tecnico potrebbe reinserirlo gradualmente già dal match di Serie A contro il Como per ritrovare automatismi in vista della Champions.
Juan Jesus e Buongiorno hanno retto: ma il leader mancava
Nel periodo di assenza del kosovaro, la coppia Juan Jesus–Buongiorno ha garantito solidità e affidabilità, contribuendo a blindare la porta di Milinkovic. Tuttavia, il peso specifico di Rrahmani nella linea arretrata è evidente: il suo senso della posizione e la capacità di guidare il reparto rendono il Napoli più sicuro e compatto. La squadra ne ha sentito la mancanza, soprattutto nei momenti di maggiore pressione.
L’importanza tattica e mentale del kosovaro per il Napoli di Conte
Per Conte, Rrahmani non è solo un difensore centrale: è un punto di riferimento tecnico e mentale. La sua presenza consente di alzare il baricentro, di impostare con più ordine e di difendere meglio l’area. Il kosovaro rappresenta una certezza, anche a livello caratteriale: il suo ritorno in campo coincide con la fase più delicata della stagione, quella che può consolidare il primato in campionato e rilanciare il Napoli in Champions.
Domani il Napoli tornerà nel suo stadio, dove non perde da sedici partite tra Serie A e coppe. Una serie impressionante che Conte vuole difendere e prolungare, anche grazie al ritorno del suo leader difensivo. Con Rrahmani di nuovo al comando, la retroguardia azzurra ritrova il suo equilibrio naturale. L’obiettivo è chiaro: mantenere inviolato il fortino Maradona e continuare la corsa in testa alla classifica.
