Questa sera andrà in scena uno degli appuntamenti più seguiti dell’anno calcistico: l’assegnazione del Pallone d’Oro 2025, il riconoscimento individuale più prestigioso nel mondo del calcio. Lo scorso agosto, la redazione di France Football ha svelato la lista dei 30 candidati che si contenderanno il trofeo, ma secondo indiscrezioni la lotta per la vittoria finale sembra ormai ridotta a due grandi protagonisti: Ousmane Dembelé e Lamine Yamal.
Il francese del Paris Saint-Germain parte in leggero vantaggio: la sua stagione 2024/25 è stata quasi perfetta, coronata con la conquista della Champions League, il titolo che mancava al club parigino. A favore del giovanissimo talento del Barcellona, invece, ci sono la straordinaria vittoria dell’Europeo con la Spagna e una stagione da assoluto protagonista con i blaugrana, con cui ha messo in bacheca Liga e Coppa del Rey.
Dietro i due favoriti non mancano altri nomi di spicco, da Jude Bellingham a Erling Haaland, passando per Kylian Mbappé e Vinicius Jr. Tuttavia, la sensazione generale è che il 2025 possa rappresentare l’inizio di una nuova era, in cui a imporsi saranno finalmente i volti della nuova generazione.
Come nasce la lista dei candidati al Pallone d’Oro
Molti appassionati si chiedono: chi decide i 30 giocatori che entrano nella lista del Pallone d’Oro? La selezione non è affatto casuale. La prima scrematura viene realizzata dalla redazione di France Football, affiancata da alcuni membri de L’Équipe esperti di calcio. A questo gruppo si uniscono figure di rilievo internazionale, tra cui ex vincitori e grandi allenatori: quest’anno hanno contribuito anche Luis Figo, Pallone d’Oro 2000, e Fabio Capello, campione d’Europa con il Milan nel 1994.
Ciascun giurato propone una lista personale, che viene poi combinata per formare la rosa ufficiale dei 30 candidati. Tra i prescelti spiccano stelle già consacrate come Harry Kane, Robert Lewandowski e Mohamed Salah, ma anche talenti emergenti quali Florian Wirtz, Cole Palmer e il sorprendente Serhou Guirassy.
Chi vota per il Pallone d’Oro: criteri e giuria internazionale
Una volta definita la lista, il compito di eleggere il vincitore passa a una giuria composta da giornalisti specializzati. Per il Pallone d’Oro maschile i votanti sono 100 giornalisti, uno per ciascun Paese presente nella top 100 del ranking FIFA. Per il femminile, invece, sono 50, provenienti dai Paesi nella top 50 del ranking FIFA.
Tre i criteri principali utilizzati:
- Prestazioni individuali e impatto nelle partite decisive.
- Risultati collettivi e trofei conquistati.
- Classe e fair play, elementi che completano il profilo del campione.
Ogni giornalista stila una classifica personale dei 10 migliori giocatori. Il sistema di votazione assegna 15 punti al primo classificato, 12 al secondo, 10 al terzo e via via fino a 1 punto per il decimo. Alla fine, il calciatore che raccoglie il punteggio più alto viene proclamato vincitore.
Il meccanismo varia leggermente per i trofei collaterali, come il Trofeo Kopa, destinato al miglior Under 21, che viene votato direttamente dagli ex vincitori del Pallone d’Oro. Lo stesso sistema viene adottato per la versione femminile del premio, con le ex vincitrici e le finaliste degli anni precedenti a comporre la giuria.
Un’edizione che segnerà il futuro
Il Pallone d’Oro 2025 si preannuncia come una delle edizioni più avvincenti degli ultimi anni. Al di là dei pronostici, la sfida tra Dembelé e Yamal rappresenta anche il passaggio di testimone tra generazioni: da un lato un calciatore che ha finalmente trovato la maturità calcistica, dall’altro un talento che potrebbe dominare il calcio mondiale per il prossimo decennio.






