Il Napoli di Antonio Conte continua a vincere e a convincere nel modo che più gli somiglia: con fatica, compattezza e carattere. La squadra azzurra si impone ancora una volta pur tra difficoltà e infortuni, dimostrando che la solidità mentale può valere quanto il talento. Come racconta Antonio Corbo su Repubblica, la partita contro il Lecce è stata la fotografia perfetta del nuovo Napoli contiano: un inizio complicato, una reazione feroce e una vittoria che profuma di scudetto.
Milinković-Savić e la svolta dopo il rigore
La partita cambia volto dopo pochi minuti della ripresa. Milinković-Savić para il rigore al giovane Camarda e regala al Napoli una scossa emotiva che riaccende la squadra. Fino a quel momento, il primo tempo era stato deludente: poche idee, ritmo basso e un Lecce ben organizzato ma privo di reale pericolosità.
Da quel momento in poi, il Napoli torna a essere padrone del campo. Conte sostituisce Lang, ancora una volta fermato da un problema muscolare, e inserisce Neres, che dà subito velocità e imprevedibilità alla manovra. La squadra si compatta, Politano e Spinazzola spingono, McTominay e Anguissa dominano la mediana. L’allenatore ritrova la sua creatura: aggressiva, verticale, famelica.
Conte reagisce, cambia tutto e vince
Conte dimostra ancora una volta di saper leggere le partite. Non si abbandona alla rassegnazione per gli infortuni e cambia volto alla squadra con sostituzioni mirate. Dentro anche Gutierrez al posto di Elmas, giudicato troppo leggero per sostenere il peso del centrocampo. Il risultato è immediato: Neres fornisce l’assist decisivo per il gol di Anguissa, che ancora una volta si conferma il simbolo del Napoli pragmatico e vincente.
Tra le note più positive c’è anche Gilmour, sempre più integrato nei meccanismi del tecnico: il suo gol su calcio piazzato mostra una nuova dimensione tattica della squadra, capace di sfruttare ogni dettaglio. Il Napoli non solo vince, ma impara a farlo in modi diversi, segno di maturità e profondità tattica.
Un Napoli solido, anche senza i big
La settima vittoria in campionato arriva nonostante l’emergenza infortuni e un mercato estivo definito “pasticciato”. Conte ha dovuto reinventare la formazione, ma ha trovato soluzioni efficaci e ha saputo tenere alta la concentrazione del gruppo. Il suo Napoli oggi è una squadra capace di vincere anche quando non brilla, di superare gli ostacoli con disciplina e mentalità.
Con 21 punti e una media da scudetto, il Napoli continua a guidare la classifica, dimostrando che la mano di Conte è visibile ovunque: nel pressing, nella gestione dei momenti difficili, nel carattere dei suoi uomini. E mentre da Napoli parte una provocazione sportiva diretta all’Inter, i tifosi azzurri si godono un primato che profuma di continuità.






