Conte ritrova il gruppo e prepara il ciclo terribile
Voglia di Napoli e di lasciare il segno. È questo lo spirito con cui Antonio Conte ha ritrovato i suoi giocatori al rientro dagli impegni con le nazionali. Il tecnico, come di consueto, ha accolto tutti con l’intensità di chi sa che la stagione entra ora nella sua prima vera svolta. Il Napoli si prepara infatti a un periodo massacrante: sette partite in ventidue giorni, tra Serie A e Champions League.
Una maratona calcistica in cui serviranno testa, gambe e soprattutto rotazioni intelligenti. Conte, da sempre maniaco del lavoro e della concentrazione, ha trasmesso ai suoi la mentalità del “non accontentarsi mai”. Ogni allenamento è un banco di prova, ogni partita una tappa per crescere. Dopo il passo falso contro il Milan, gli azzurri hanno un solo obiettivo: non fermarsi più.
Le scelte di Torino: difesa da gestire e pochi rischi
La prima sfida di questo ciclo sarà a Torino, contro un avversario che non regala nulla. Conte è intenzionato a schierare la formazione migliore possibile, pur con qualche accortezza. Il dubbio principale riguarda il centro della difesa. Il tecnico potrebbe rilanciare Marianucci, escluso dalla lista Champions, per far rifiatare Beukema, l’unico centrale di destra con esperienza in attesa del pieno recupero di Rrahmani.
A centrocampo, Gilmour dovrà sobbarcarsi un lavoro extra in regia vista l’assenza di Lobotka. Sulle fasce si valuta la staffetta tra Neres e Politano: il brasiliano potrebbe partire titolare per permettere all’azzurro di completare il recupero dal problema muscolare. Inutile rischiare in questo momento, con un calendario che non perdona.
Ogni decisione è presa guardando anche alle sfide successive, in particolare al big match del 25 novembre contro l’Inter al Maradona. Per Conte, ogni partita è la più importante, ma la gestione delle energie è altrettanto fondamentale per restare competitivi su due fronti.
Rotazioni europee: ipotesi 4-3-3 e occasione Lang
Per la gara di Eindhoven, contro il PSV, il Napoli potrebbe cambiare pelle. Conte studia un ritorno al 4-3-3, per sfruttare di più l’ampiezza e l’uno contro uno. Noa Lang, ex della sfida, è il principale candidato a una maglia da titolare: la sua condizione cresce e il ritorno nel suo vecchio stadio rappresenterebbe una motivazione in più.
In un contesto così fitto di impegni, anche Olivera potrebbe tornare dal primo minuto per dare più solidità difensiva. In mezzo, possibile turno di riposo per McTominay, il giocatore più utilizzato da Conte in questo inizio stagione. La profondità della rosa consente ora di variare senza perdere qualità. È il risultato di un mercato costruito per questo, per affrontare ogni competizione senza cali.
Conte lo sa: il Napoli può osare, gestire, ma anche sorprendere. In Italia e in Europa, il messaggio è chiaro — gli azzurri vogliono esserci sempre, fino in fondo.
Fonte: Gazzetta






