Nessuna pausa dopo il ko di Torino
Il Napoli di Antonio Conte riparte immediatamente dopo la sconfitta contro il Torino. “Non c’è tempo”, è la frase che meglio descrive lo stato d’animo della squadra: niente recriminazioni, nessuna ricerca di colpe, solo lavoro e concentrazione. A meno di 24 ore dal fischio finale, gli azzurri si sono ritrovati a Castel Volturno per preparare la sfida di Champions League contro il PSV Eindhoven, appuntamento che può già indirizzare la stagione europea.
Conte, affiancato da Lele Oriali, ha parlato alla squadra subito dopo il ko. Nessuna ramanzina, ma un messaggio di fiducia: le difficoltà devono diventare un trampolino, non un ostacolo. L’allenatore azzurro è consapevole che il suo Napoli è in piena evoluzione: un gruppo che sta cercando una nuova identità, diversa da quella che lo aveva portato allo scudetto, ma con l’ambizione di restare ai vertici. “Le trasformazioni non sono mai automatiche”, ha ribadito Conte, “passano sempre attraverso le difficoltà”.
I numeri del momento e il problema del gol
Le statistiche, del resto, parlano chiaro: il Napoli è tra le prime squadre della Serie A per occasioni create e secondo per presenze in area avversaria, ma solo quattordicesimo per realizzazione. In sintesi, la squadra arriva spesso davanti al portiere, ma concretizza poco. Un dato che fotografa bene la fase attuale: tanto gioco, poca efficacia.
Le assenze pesano, ma non bastano a giustificare tutto. McTominay e Højlund, fermi per problemi fisici, mancano in termini di presenza e determinazione. Ma Conte vuole che chi scende in campo dimostri di meritare la maglia. Lucca fatica ancora a trovare spazi e ritmo, Beukema alterna momenti solidi a errori evitabili, mentre Lang cerca la scintilla giusta per imporsi definitivamente.
Lang, la luce nel buio di Torino
Proprio Noa Lang, però, è stato la nota più positiva nella notte granata. Entrato nel finale, ha portato vivacità e intraprendenza, sfiorando un gol che il VAR gli ha negato per questione di centimetri. In appena 27 minuti ha creato due grandi occasioni e dato un impulso offensivo che finora era mancato. I suoi numeri parlano da soli: 78% di precisione nei passaggi, tutti nella metà campo offensiva, e un impatto evidente sulla spinta di Spinazzola a sinistra.
Il suo ingresso non ha cambiato il risultato, ma ha mostrato quale potrebbe essere la chiave per sbloccare il Napoli. Non è un caso che Conte stia pensando a schierarlo dal primo minuto contro il PSV, proprio nello stadio dove l’olandese ha vissuto le sue stagioni migliori. A Eindhoven Lang ha segnato, assistito e incantato: 14 gol lo scorso anno, 5 in quello precedente. È lì che il Napoli di Manna e Conte si è innamorato del suo talento, finalizzando poi l’acquisto in estate.
Verso Eindhoven: la prova del nove
L’appuntamento al Philips Stadion arriva nel momento più delicato. Conte lo sa bene: la sfida in Olanda può essere decisiva per la qualificazione agli ottavi di Champions e, allo stesso tempo, una tappa fondamentale per la crescita mentale del gruppo. In campionato la vetta è ancora lì, condivisa con Inter e Roma, ma serve una scossa per ritrovare ritmo e convinzione.
La squadra, dopo il ko di Torino, ha subito ripreso a lavorare con intensità. L’obiettivo è ritrovare equilibrio e concretezza, le due componenti che Conte considera essenziali per costruire un Napoli vincente. “Serve più cattiveria negli ultimi metri”, avrebbe ribadito il tecnico alla squadra, consapevole che la qualità non basta se non è accompagnata da lucidità.
Lang vuole la sua occasione, e il destino sembra avergli preparato la scena perfetta: tornare a Eindhoven, nel suo vecchio “giardino di casa”, per rilanciare il Napoli e se stesso. Sulle spalle, l’olandese porta un tatuaggio con la scritta “The world is yours”. Ora vuole dimostrarlo sul campo.
Fonte: Mattino






