Napoli-Inter, provino decisivo per Hojlund: il punto
Manca sempre meno a Napoli-Inter, big match dell’ottava giornata della Serie A 2025-2026. Il quotidiano Il Mattino parla del recupero di Hojlund e non solo.
Hojlund-Napoli, oggi si decide: la situazione
Il Mattino: “Un altro confronto. Più breve. Faccia a faccia.
Un’altra occasione per provare a trovare una soluzione ai problemi visti in campo. Anche ieri il Napoli s è ritrovato, un breve colloquio di Conte e il gruppo prima di andare in campo per un bel po’ di tempo. Un allenamento finito solo nel pomeriggio inoltrato che ha visto protagonisti tutti. Di nuovo concentrati verso la prossima curva, quella con l’Inter. Conte è un po’ bastone e un po’ carota, come fanno i bravi papà di un gruppo un po indisciplinato nelle ultime uscite. Ma che può – anzi, deve – ritrovarsi immediatamente e ha davanti a sé l’occasione giusta. Gli elementi ci sono tutti: il proprio pubblico, un ko da dimenticare, una grande avversaria. Per una serata che, si spera, potrà essere dolcissima. Il lavoro è ovviamente sul campo, ma mica solo li. Si agisce nelle gambe e nella testa, si vanno a investigare i motivi di un tracollo, quello in Champions League, che può insegnare tanto ma che comunque pesa. Lascia strascichi, malumori.
Conte ha provato a indicare la strada nelle ultime ore: umiltà, lavoro, sacrificio, parole chiave per ritrovare la rotta. Subito.
Oggi sarà con ogni probabilità la giornata della verità per Hojlund, il grande atteso di questa vigilia. Non soltanto perché con lui in campo il Napoli nelle ultime due gare il Napoli non ha mai trovato la via della porta, ma anche perché un 22enne come lui potrebbe restituire lo smalto perso anche nelle motivazioni dopo la trasferta horror. Beata gioventù. Che, però, va anche controllata: nella sua “esuberanza”
tecnica Rasmus avrebbe giocato con Torino e Psv, ma sarebbe poi forse incappato in problemi peggiori. Hojlund non è infortunato nel modo canonico in cui si potrebbe intendere, ma l’affaticamento che ha potrebbe tradursi in qualcosa di peggio. E si potrebbe, quindi, perderlo più a lungo. Con Conte si sono parlati ieri, ripeteranno tutto soprattutto oggi nella sessione allungata di allenamento che fa da rifinitura alla sfida con i nerazzurri. Il Napoli ha bisogno di lui, del suo spirito, della leggerezza d’animo che solo un 22enne con già 4 gol azzurri in stagione potrebbe dare.
E poi il reparto fa fatica. Senza Hojlund, l’unico gol arrivato dall’attacco è quello di Lucca contro il Pisa. Troppo poco. L’urlo strozzato di Lang a Torino ancora grida vendetta. Per il resto, c è il vuoto. L’attaccante ex Udinese è ancora il numero uno tra le alternative a Rasmus oggi: se il danese alzerà bandiera bianca – ancora – allora c’è Lorenzo. Che non vive, però, di certo il momento migliore. In campo e nell’anima. Vuole il riscatto, ma il rosso rimediato a Eindhoven era evitabile. È il messaggio che Conte e Oriali hanno fatto passare in questi due giorni post disfatta.
Nessuno ha bocciato Lucca, tantomeno Conte, ma è chiaro che qualcosa non vada. Ecco perché non si escludono altre soluzioni se Hojlund dovesse restare fuori dall’undici titolare. Un undici che potrebbe ritrovare Meret, sabato, tra i pali ma di certo non Rrahmani: obiettivo rientro contro il Lecce. Ma già avere Amir in panchina contro i nerazzurri potrebbe essere un risultato.
Il kosovaro ha saltato l’ultimo mese e mezzo di stagione, ultima volta in campo con il Napoli sul finire d’agosto. Poi la sosta e quello che ne è seguito. Conte deve rimettere a posto i pezzi con calma ma senza troppo tempo perché le partite si seguiranno in un calembour tecnico e tattico che però farà ridere solo in caso di vittoria. E chiede ai veterani di assumersi responsabilità importanti, ora: non solo De Bruyne, ma anche McTominay – protagonista in sordina con la doppietta del Philips Stadion – e Anguissa, gli altri due pezzi forti della mediana.
L’allenatore azzurro non vuole cambiare strada, crede nel nuovo progetto azzurro. E anche i calciatori devono farlo, trascinando il resto in una notte che è crocevia: dentro o fuori no, ma quasi”.







