L’ex bomber azzurro ha chiamato a raccolta l’ambiente: sostegno compatto al progetto tecnico e piena fiducia nel lavoro di Antonio Conte in vista della super sfida con l’Inter.
Careca sulla fiducia in Antonio Conte
Ecco quanto dichiarato da Careca: “Giocare con il tricolore sul petto, soprattutto in Italia, non è facile, anche noi dopo il successo del 1990 non siamo riusciti a ripeterci e abbiamo vissuto una stagione molto complicata. Attraversare un momento di difficoltà come questo è normale, penso che il Napoli lo avesse messo in conto all’inizio, ma non saranno due sconfitte consecutive a far cambiare gli obiettivi alla squadra: è ancora in posizione di altissima classifica, rivincere lo scudetto si può. Non bisogna deprimersi per niente, neanche in Europa.
La disfatta di Eindhoven ha fatto cambiare idea sul Napoli? No, l’obiettivo del Napoli in stagione deve essere anche la Champions. La squadra non è quella vista contro il Psv.
Ogni epoca ha i suoi, di campioni. Noi abbiamo vinto in Europa, la Coppa Uefa allora era una competizione difficile quasi cme questa Champions, e avevamo giocatori incredibili: non parlo solo di Diego, sarebbe troppo facile. Ma questo Napoli è un progetto interessante: non si può giudicare sul breve periodo, ma guardare da lontano, altrimenti la squadra non avrebbe vinto due scudetti in tre anni. Pensateci, è eccezionale. Questa è l’era di Aurelio De Laurentiis, sarà ricordato come il presidente che ha fatto grande di nuovo il Napoli. I tifosi si meritano di sognare come in questo periodo, hanno la squadra per farlo, e niente fa sognare come le coppe europee.
De Bruyne è appena arrivato e sta cercando di integrarsi al meglio: se ci mettiamo a criticare uno come il belga, allora è finita. Parliamo di una star, di un vincente: il suo posto in campo lo troverà sempre. L’uomo decisivo resta McTominay, che mi colpisce per le doti fisiche e per le capacità di inserimento: è un centrocampista tanto alto quanto rapido, imprevedibile in area. Spesso l’anno scorso era lui il vero attaccante. Se McTominay è pienamente integrato nel sistema di Conte, De Bruyne col tempo riuscirà a fare lo stesso.
Conte riuscirà ad uscire da questo momento? Ci riuscirà con la disciplina, lo contraddistingue e contraddistingue i giocatori, che lo seguono come dei soldati. Conte è un vero leader. L’ho conosciuto sei mesi fa a Napoli dopo lo scudetto : abbiamo chiacchierato di calcio, ho visto un uomo molto determinato, l’ideale per vincere altri titoli. I tifosi non dubitino di lui.
Lukaku? Romelu era un uomo chiave, ma il club ha preso un giocatore di grande talento come Hojlund al suo posto: riuscire a comprare l’attaccante del Manchester United ti dà l’idea del livello di questa società. Anche a Hojlund serve tempo per inserirsi bene, ma mi pare che sia a buon punto.
Hojlund con l’Inter non ci sarà? Una perdita grossa, ma il Napoli ha diverse soluzioni come Neres o Lucca. Conte troverà il modo di essere comunque pericoloso: McTominay e De Bruyne sono quasi attaccanti”.
m.







