Napoli-Inter, aumenta la fiducia per Hojlund: la situazione
Ciro Troise, sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno, fa il punto della situazione su Napoli-Inter, big match dell’ottava giornata di Serie A.
Troise: “Hojlund ha svolto metà allenamento in gruppo e l’altra metà a parte: avverte ancora un lieve fastidio al retto femorale della gamba sinistra. È una delle nove nuove “teste pensanti” inserite in estate e, finora, quella che si è integrata meglio: 4 gol in 6 presenze tra campionato e Champions. La sua assenza, come quelle di Rrahmani e Lobotka (oltre al vuoto lasciato da Lukaku), si è sentita a Torino e a Eindhoven.
Oggi, nella rifinitura verso Napoli–Inter, è previsto un incremento del lavoro collettivo per valutarne le risposte. Conte manterrà la linea già adottata con McTominay: l’ultima parola spetta al giocatore, che deve sentirsi pronto per una sfida così delicata. A Castel Volturno filtra cauto ottimismo: l’obiettivo è schierare Hojlund dal primo minuto sabato al Maradona.
L’alternativa è Lucca, un altro dei volti nuovi ma con impatto fin qui non esaltante: un solo gol (contro il Pisa), buona mezz’ora a Eindhoven prima di finire nella debacle generale e rimediare l’espulsione che ha aggravato la situazione. Si attende il giudice sportivo: rischia due giornate e, in tal caso, salterebbe le gare interne del 4 e del 25 novembre contro Eintracht Francoforte e Qarabag.
Proprio il prossimo impegno di Champions con l’Eintracht impone misure rilevanti d’ordine pubblico: si va verso la sospensione temporanea di Schengen per evitare il bis del 2023, quando i tifosi tedeschi raggiunsero Napoli in treno nonostante il divieto di trasferta. Intanto, la trasferta di Lecce di martedì sarà aperta anche ai residenti in Campania: i 700 tagliandi del settore ospiti sono andati esauriti in circa venti minuti.
Sul campo, la priorità è reagire con forza dopo il 6–2 di Eindhoven, contro l’Inter — oggi la squadra più in forma del campionato. Chivu ha gestito bene le rotazioni e dovrà rinunciare solo a Thuram, fermo ai box. I nerazzurri hanno il miglior attacco della Serie A con 18 gol: primeggiano per possesso nell’ultimo terzo, expected goals e tiri. Con Chivu hanno aggiunto verticalità (emblematica la rete di Bonny a Roma) e frequenti cambi di gioco per sfruttare l’ampiezza con Dimarco e Dumfries.
Conte non dovrebbe fare rivoluzioni: probabile conferma del sistema con quattro centrocampisti, intervenendo però su alcuni principi — pressione organizzata, preparazione dei duelli in mezzo, massima attenzione a evitare transizioni negative, vero tallone d’Achille quando si perde palla. Possibile la “scalata” dell’esterno sinistro (favorito Spinazzola) per contenere Dumfries; McTominay chiamato a riempire l’area a supporto del centravanti; De Bruyne dovrà muoversi con intelligenza nel duello con Barella. Tutto lascia presagire una partita molto tattica: una sfida a scacchi tra Chivu e Conte, che ha il compito più complesso — portare il gruppo alla massima intensità, ricompattando una squadra ferita nell’anima”.







