Il Maradona, tempio inviolato d’Europa
Nessuno come il Napoli. E nessuno come il Maradona. Lo stadio di Fuorigrotta è diventato una vera e propria fortezza, imbattuta da sedici partite consecutive tra la scorsa stagione e quella attuale. Un record che nessun altro club dei cinque maggiori campionati europei può vantare.
L’ultima sconfitta casalinga degli azzurri risale all’8 dicembre 2024 contro la Lazio: da allora, tredici vittorie e tre pareggi tra campionato e coppe, con una media punti complessiva di 2,625. Nella stagione in corso, la media è perfetta: 3 punti a partita, segno di una squadra che davanti al proprio pubblico non sbaglia nulla.
Il “fattore Maradona”, o M-Factor, è diventato un’arma psicologica oltre che sportiva: nessuno riesce a uscire indenne da Fuorigrotta, dove gli azzurri sono padroni assoluti. La seconda miglior striscia in Europa appartiene al Monaco, imbattuto in casa da tredici partite: tre in meno dei campioni d’Italia.
Doppio impegno e pubblico da record
Il Napoli si prepara a vivere quattro giorni intensi nel suo stadio. Domani affronterà il Como in Serie A (ore 18), poi martedì ospiterà l’Eintracht Francoforte (ore 18.45) in Champions League. Due sfide delicate: la prima per mantenere il primato in campionato, condiviso con la Roma; la seconda per rilanciarsi in Europa dopo la pesante sconfitta di Eindhoven contro il PSV.
Lo stadio sarà esaurito in entrambe le occasioni: oltre 50.000 spettatori per gara, più di 100.000 complessivi. Un bagno di passione e fiducia per una squadra che ha ritrovato compattezza e ambizione. Non mancheranno anche i momenti di celebrazione per Diego Armando Maradona, nel giorno in cui avrebbe compiuto 65 anni. Le candeline sofferte “con vista cielo” accenderanno il cuore dei tifosi nel suo tempio.
Conte e il ritorno di Lukaku
Antonio Conte, dopo aver riportato serenità e risultati, sa che il Maradona è la chiave della stagione. In casa il Napoli è spietato: 16 partite utili consecutive, 11 delle quali risalenti allo scorso campionato (tra cui Juventus, Inter, Milan e Fiorentina) e 5 in questa stagione. L’obiettivo ora è prolungare la striscia e trasformare ogni sfida casalinga in una festa.
Ma tra i protagonisti delle prossime settimane potrebbe esserci anche Romelu Lukaku. L’attaccante belga, operato recentemente ad Anversa, è tornato a Napoli per completare il percorso di riabilitazione a Castel Volturno. Il suo rientro è previsto per dicembre, ma già la sua presenza sugli spalti sarà un segnale di unità e forza per il gruppo. Conte lo considera il “dodicesimo uomo”, un simbolo di appartenenza anche da fuori campo.
Un Napoli da vertice, dentro e fuori casa
Dopo il doppio successo contro Inter e Lecce, la squadra è tornata a marciare con il petto in fuori. Conte ha ritrovato solidità difensiva e cinismo offensivo, trasformando ogni gara al Maradona in un manifesto di autorità. Le sfide con Como ed Eintracht rappresentano l’occasione perfetta per consolidare il primato e rilanciare anche il percorso europeo.
Napoli, la città e la squadra, sono di nuovo allineate sotto il segno del Maradona: un luogo che oggi è più di uno stadio. È il cuore pulsante di un sogno che non vuole fermarsi.
Fonte: CDS






