Scott McTominay è tornato, o forse non se n’è mai andato davvero. A Napoli il suo nome è diventato quasi un mantra, “Scott, sempre Scott”, come ripetono i tifosi. Dopo un inizio di stagione complicato, lo scozzese ha ritrovato il gol con la sua nazionale, un segnale forte in vista della ripresa del campionato. La sua prestazione contro la Bielorussia, con un sinistro perfetto all’angolino, può essere la scintilla che serviva anche al Napoli.
Il centrocampista è il giocatore con più minuti nelle gambe (681) e il primo per tiri totali (16), a dimostrazione di quanto Conte lo consideri imprescindibile. Anche se la lucidità non è ancora quella della scorsa stagione, Scott continua a essere ovunque: pressa, recupera, imposta. È terzo per palloni riconquistati e secondo per dribbling riusciti, numeri che parlano di un giocatore totale, capace di unire fisicità e presenza offensiva.
Il perno del sistema Conte
Per Antonio Conte, McTominay non è mai un problema: è la soluzione. In ogni schema, dal 4-3-3 al nuovo 4-1-4-1, lo scozzese resta il punto di riferimento per equilibrio e profondità. Quando si inserisce in area o parte da largo, diventa l’uomo più pericoloso del Napoli, il giocatore che le difese temono di più.
L’effetto sorpresa, quello che lo aveva reso devastante nel suo primo anno in Italia, può essersi affievolito, ma Scott continua a garantire forza e intensità. L’intesa con De Bruyne è ancora in fase di costruzione, ma Conte non ha dubbi: McTominay resta la chiave del gioco offensivo.
Il tecnico lo ha definito “l’interprete migliore per assaltare l’area”, e i fatti gli danno ragione: nelle gare più difficili, Scott si accende sempre.
Un motore inesauribile
McTominay ama la fatica, la sofferenza dell’allenamento quotidiano. È il tipo di calciatore che vive per migliorarsi, e questa mentalità lo rende indispensabile in un periodo cruciale come quello che attende il Napoli: sette partite in 22 giorni tra Serie A e Champions.
Proprio nei momenti più intensi Scott dà il meglio. Lo scorso campionato è stato il suo anno record per gol, spesso decisivi per sbloccare partite complicate. È stato anche l’unico a realizzare due doppiette, una cifra che racconta il suo istinto da apriscatole. Ora il Napoli ha bisogno di quel McTominay, per affrontare la tempesta con forza e personalità.
Ritorno a Torino: dolci ricordi e nuove sfide
Torino evoca ricordi felici per lo scozzese: qui ha esordito da titolare in Serie A e qui ha segnato un gol pesantissimo contro i granata. Sabato tornerà nello stesso stadio con una missione chiara: riprendersi il Napoli e regalargli un altro sorriso.
La città e la squadra si aggrappano al suo carattere, alla sua voglia di trascinare e ricominciare. McTominay è il motore che non si spegne mai, il cuore che batte al ritmo di Conte.
Fonte: Gazzetta






