Lieven Maesschalck, medico sportivo della nazionale belga, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di HNL Sport in occasione di Napoli-Inter.
Richiamando alla prudenza, lo specialista ha spiegato che lo staff attende l’esito degli esami strumentali per stabilire entità del problema e tempi di recupero di Kevin De Bruyne.
Lieven Maesschalck sulle condizioni di De Bruyne
Ecco quanto dichiarato da Lieven Maesschalck: “De Bruyne? Ho visto le immagini del suo infortunio solo stamattina. Ci siamo scambiati dei messaggi dopo. Non è la prima volta che De Bruyne si infortuna. Ora sorgono due domande. Una: quanto è grave il danno? Potremo saperlo solo dopo la risonanza magnetica. E due: come reagirà Kevin? Una volta che avremo risposto a queste domande, dovremo assicurarci che possa tornare in condizioni ottimali.
La risonanza magnetica non sarà disponibile prima di lunedì. Quindi, al momento, non possiamo dire nulla sulla gravità dell’infortunio o su quando tornerà. Potrebbe andare in entrambi i modi. Conosce la procedura perché, purtroppo, ha già esperienze di questo tipo.
Tempi di recupero? È molto difficile dirlo. Tutto dipende dalla posizione e dalla gravità dell’infortunio. In breve: dobbiamo sapere qual è il danno al tendine, al muscolo, alla giunzione muscolare? Senza una risonanza magnetica, è difficile da valutare. Non bisogna farsi prendere dal panico.
Problematica nota per Kevin? All’epoca (nel 2023), fu un infortunio molto grave che richiese un intervento chirurgico. Ma questo non significa che questo nuovo infortunio riguardi quella cicatrice. Vediamo molti problemi ai muscoli posteriori della coscia nel calcio. Il calcio è uno sport esplosivo e ad alta intensità in cui la fatica gioca un ruolo importante. Kevin è un professionista che cerca di prevenire questo tipo di infortuni.
Quanto inciderà lo stop? Molto dipende dalla mentalità e dalla volontà. Ma Kevin se la sta cavando bene sotto questo aspetto.
Gli allenamenti di Conte potrebbero aver influito? Con lui ci si allena molto intensamente, ed è dimostrato che la stanchezza è una delle principali cause di infortuni negli sport d’élite. Ma De Bruyne conosce perfettamente il suo corpo. Sa come gestire il ritmo (ride). È un ragazzo intelligente. Quindi non credo che quelle sessioni di allenamento più intense faranno la differenza”.






