La geografia del campionato è cambiata: alla sesta giornata comanda il Centro-Sud. Napoli e Roma insieme in vetta, mentre le grandi del Nord inseguono. Il Milan resiste a due punti, Inter e Juve sono appena dietro, ma l’impressione è chiara: il baricentro del calcio italiano si è spostato verso Sud.
Il Napoli, con la gestione visionaria di Aurelio De Laurentiis, ha trascinato la Serie A in una nuova dimensione, costruendo una società sostenibile e vincente. La Roma, con la guida di Gian Piero Gasperini, è riuscita in poche settimane a trovare un’identità competitiva e sorprendente, scalando la classifica fino ad affiancare i campioni d’Italia.
Conte e Gasperini, due leader e due modelli a confronto
Antonio Conte e Gian Piero Gasperini rappresentano due facce diverse della stessa ambizione. Conte, al secondo anno a Napoli, ha portato la sua filosofia granitica: organizzazione, intensità e spirito di sacrificio. Gasperini, invece, ha trasferito a Roma il suo calcio identitario, capace di valorizzare ogni singolo giocatore.
Curiosamente, le due squadre sembrano aver invertito i ruoli: la Roma, solitamente offensiva, ha la miglior difesa della Serie A, mentre il Napoli, che sotto Conte ha costruito la propria solidità, è diventato una macchina da gol.
Il Napoli attacca di più (37 tiri nello specchio finora), la Roma difende meglio (solo due reti subite): due filosofie che si sfidano da vertice a vertice.
Il Napoli di Conte e la forza delle scelte
Conte, in due stagioni, ha ricostruito un Napoli ambizioso. Gli arrivi di Beukema, De Bruyne e Hojlund hanno portato qualità e potenza. De Bruyne è diventato il cervello della squadra, capace di oscurare McTominay e rendere meno centrale Lobotka. Ma la vera sfida per Conte sarà evitare che il belga monopolizzi la manovra.
In attacco, Hojlund ha portato freschezza e profondità. Il danese rappresenta l’anima più giovane e spregiudicata del nuovo Napoli, mentre dietro Milinkovic-Savic si è imposto come portiere-regista, capace di cambiare il gioco in un solo lancio.
Gasperini e la rinascita giallorossa
A Roma, Gasperini ha compiuto un mezzo miracolo. Con un mercato ridotto al minimo, condizionato dal fair play finanziario, ha trasformato le difficoltà in una risorsa.
Ha reinventato Matias Soulé come nuovo Lookman, ha rilanciato Dybala come perno creativo e ha dato un’identità a un gruppo costruito più sulla fatica che sul talento. La Roma recupera più palloni di chiunque in Serie A, segno di una squadra che vive di intensità e compattezza.





