La notte in cui tutto è cambiato
Era il 14 agosto, una notte buia su Castel di Sangro, quando Romelu Lukaku cadde a terra con il volto stravolto dal dolore. Da quel momento, il destino del Napoli ha cambiato direzione. In poche ore, Giovanni Manna e Antonio Conte — informato Aurelio De Laurentiis — hanno dovuto reinventare il futuro: 50 milioni di euro versati al Manchester United per portare a Napoli Rasmus Hojlund, l’attaccante che oggi incarna la nuova era azzurra.
Non c’è stato tempo per piangere l’infortunio di Lukaku, solo per agire. La paura di ritrovarsi con il solo Lucca e il giovane Ambrosino ha spinto il club ad affondare il colpo. Ed è così che Hojlund è diventato “the winner”, l’uomo che ha scacciato gli incubi e ridato entusiasmo a un ambiente intero.
Hojlund, un centravanti fuori dagli schemi
L’impatto è stato devastante: gol al debutto a Firenze, doppietta in Champions contro lo Sporting, prestazioni di sostanza e personalità. Hojlund non è Lukaku, non è Mertens, né Higuain o Cavani. È semplicemente se stesso: un attaccante moderno, potente, con il gusto di aggredire la profondità e una fame rara nel calcio d’élite.
Conte, che predica meritocrazia assoluta, lo ha ribadito con chiarezza: «Gioca chi sta meglio». Ed è difficile, ora, immaginare un Napoli senza la sua energia. A Manchester, sponda United, qualcuno inizia a chiedersi se cedere Rasmus sia stato un errore.
Lukaku prepara il ritorno
Nel frattempo, Lukaku lavora silenziosamente al rientro. L’infortunio al retto femorale — una lesione di alto grado — lo terrà fermo fino a fine novembre, forse inizio dicembre. Il belga ha scelto la terapia conservativa, affidandosi ai suoi medici di fiducia in Belgio, in costante contatto con lo staff sanitario del Napoli.
La buona notizia è che la guarigione procede senza intoppi, anche se Conte non forzerà i tempi. Lukaku non è nella lista Champions e potrà prendersi il tempo necessario per tornare al massimo. Nel frattempo, Hojlund si è preso la scena e, chissà, la maglia da titolare.
La prospettiva di una staffetta tra i due — con Lucca come terza opzione e il supporto di De Bruyne e McTominay — potrebbe trasformarsi nell’arma segreta per la volata scudetto. Napoli, ancora una volta, sembra aver trovato la forza di reinventarsi nel momento più difficile.
Fonte: Gazzetta






