Capito ormai che probabilmente Aurelio De Laurentiis non è realmente interessato a candidare lo stadio Maradona per ospitare gli Europei di calcio del 2032, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha deciso di passare dalle parole ai fatti.
Ha presentato ufficialmente un progetto per proporre la città come sede di alcune partite del torneo che, come noto, si svolgerà tra Italia e Turchia.
Si tratta di un progetto forse meno ambizioso rispetto a quello immaginato dal presidente del Napoli, ma comunque di rilievo.
Il costo complessivo stimato è di 160 milioni di euro: 10 milioni saranno coperti dal bilancio comunale, mentre i restanti 150 milioni sono stati richiesti alla Regione Campania.
Con i primi 10 milioni, già stanziati, si procederà subito ai lavori per la riapertura del terzo anello dello stadio Diego Armando Maradona, che permetterà di aumentare la capienza di circa 10.000 posti.
Nel caso in cui il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, accolga la richiesta del sindaco, il progetto potrà ampliarsi notevolmente.
Oltre alla riqualificazione interna dell’impianto, che prevede anche la copertura della pista di atletica e l’estensione del secondo anello verso il campo, si interverrebbe sull’area esterna dello stadio, con la creazione di nuovi parcheggi e spazi di servizio.
I lavori saranno realizzati per fasi, in modo da permettere comunque al Napoli di disputare le partite di campionato e Champions League durante gli interventi.
Domani l’incontro con l’Uefa
Domani a Palazzo San Giacomo ci sarà un incontro con Michele Uva, delegato Uefa per l’organizzazione della parte italiana del torneo, insieme ai tecnici della FIGC.
Parteciperanno anche il sindaco Manfredi e l’assessore ai lavori pubblici Edoardo Cosenza.
Non si esclude un sopralluogo diretto allo stadio.
Manfredi ha annunciato l’iniziativa attraverso una nota ufficiale, sottolineando che si tratta di un progetto interamente pubblico e ribadendo la volontà di Napoli di rientrare tra le cinque città italiane che ospiteranno le gare.
Ha ricordato che la selezione degli stadi da parte dei due Paesi co-organizzatori dovrà avvenire entro ottobre 2026.
Napoli, che sarà Capitale Europea dello Sport nel 2026, intende candidare il Maradona, stadio che ospita l’unica squadra della regione Campania iscritta in Serie A, nonché vincitrice dell’ultimo scudetto (stagione 2024-2025).

Lettera a De Luca: “Servono 150 milioni”
Il sindaco ha quindi formalizzato la richiesta di supporto alla Regione Campania, indirizzando una lettera al presidente Vincenzo De Luca.
Nella missiva si sottolinea che per rispettare gli standard richiesti dall’Uefa sono necessari importanti lavori di adeguamento dell’impianto di Fuorigrotta.
Il Comune ha già predisposto un documento di indirizzo per la progettazione degli interventi iniziali, pari a 10 milioni, che riguardano non solo l’aumento della capienza ma anche l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza sismica.
Tuttavia, per completare la riqualificazione complessiva dello stadio, è stato chiesto alla Regione un contributo di 150 milioni di euro, da reperire attraverso le programmazioni destinate agli impianti sportivi.
La richiesta – precisa il Comune – si inserisce nella continuità degli interventi già realizzati in occasione delle Universiadi 2019, e ha come obiettivo non solo la candidatura per gli Europei 2032, ma anche lo sviluppo di un progetto duraturo con benefici sportivi e sociali per tutto il territorio regionale.
Il ruolo (assente) di De Laurentiis
Resta ora da capire quale sarà la posizione di De Luca.
I rapporti personali con Manfredi non sono dei migliori, ma entrambi saranno probabilmente impegnati nella stessa coalizione politica per le prossime elezioni regionali.
In passato, De Luca aveva assicurato il proprio impegno per la riqualificazione del Maradona, anche su sollecitazione dello stesso De Laurentiis.
Oggi però il presidente del Napoli sembra più interessato a costruire un nuovo stadio in un’altra area della città, quella dell’ex mercato di Caramanico a Napoli Est, ipotesi già bocciata dal sindaco.
Come reagirà ora il governatore alla proposta ufficiale del Comune?
È molto probabile che domani De Laurentiis non sarà presente all’incontro al Comune.
Non si sa neanche se invierà un rappresentante della società, nonostante l’invito anche da parte della FIGC.
Forse sarà proprio De Luca, o un suo delegato, a essere presente.
Anche perché su quel tavolo, in fondo, ci sono 150 milioni di euro.
Gli inviati della Uefa e della Figc domani riceveranno due dossier dal sindaco Gaetano Manfredi e dall’assessore alle infrastrutture
Edoardo Cosenza: il master plan per la riqualificazione del Maradona con la riapertura del terzo anello con dentro una delibera da 10 milioni a testimonianza che il Comune punta sulla struttura di Fuorigrotta per gli europei del 2032.
E un altro dove ci sarà il progetto completo per lo stadio con allegata la lettera inviata dal sindaco il giorno 21 al Presidente uscente della Regione Vincenzo De Luca – e che è un monito anche per il suo successore – nella quale c’è la richiesta alla Regione “di un supporto economico al fine di realizzare il progetto di riqualificazione nella sua interezza”.
“Per l’attenzione dimostrata sul tema impianti sportivi in altre città campane, è di 150 milioni a valere su programmazioni finalizzate a tali attività. L’obiettivo, oltre alla candidatura per i campionati Europei 2032, è avviare una collaborazione proficua per favorire un ritorno positivo, di natura sportiva e extrasportiva, per l’intero territorio regionale”.
Il riferimento di Manfredi è ai provvedimenti contenuti nella delibera numero 222 del 15 maggio del 2024 con i quali la Regione ha finanziato il rifacimento dell’Arechi di Salerno per 120 milioni e il Collana, di proprietà dell’Ente di Santa Lucia, per 40 milioni utilizzando fondi europei.
Il Maradona è citato nella delibera regionale quale “impianto da ristrutturare” ma i fondi però non ci sono perché sono finiti.
Il futuro del Maradona
Sul futuro del Maradona si innesta – dunque – un côté politico che vale fino in autunno quando in carica ci sarà ancora l’ex sindaco di Salerno e cittadino onorario di Ruvo del Monte.
Ed è un promemoria per il futuro inquilino dell’Ente Di Santa Lucia.
Sul quale c’è scritto da un lato che il Maradona è la location scelta dal Municipio per Euro 2032.
E nella pagina successiva l’ex rettore sottolinea la disparità dei fondi europei dati a Napoli e la sua area metropolitana “che rappresentano il 60% della regione” rispetto a quelli erogati alle altre città della Campania.
Solo con la riforma dell’ex ministro Raffaele Fitto il rapporto si è riequilibrato.
Ed è arrivata la svolta per Bagnoli, sull’area ex Italsider sono stati scaricati 1,3 miliardi e l’America’s Cup e la restituzione alla città di un monumento straordinario come l’Albergo dei Poveri con oltre 250 milioni di cantieri.
Il Maradona con l’apertura del terzo anello avrà fino a 10mila posti aggiuntivi con una capienza di 65mila spettatori.
L’estensione della copertura a tutto l’impianto perché il progetto per Euro 2032 prevede una struttura con una sola gradinata senza soluzione di continuità e a una distanza massima dal campo di massimo 7 metri in quanto non ci sarà più la pista di atletica.
Il modello è il mitico Maracanà di Rio de Janeiro.
Quindi tutti gli standard basi della Uefa saranno soddisfatti inclusi i parcheggi e la raggiungibilità con il trasporto pubblico locale dove Napoli è all’avanguardia.
Ma domani sarà pure il giorno dove la Uefa prenderà coscienza che ci sono due progetti concorrenti: quello del Maradona e quello del Patron Aurelio De Laurentiis presentato alla Zes ovvero uno stadio nuovo nell’area di Poggioreale, l’esito dell’istruttoria si saprà entro la prima settimana di settembre.
II Presidente dei due scudetti e del super Napoli è stato invitato al vertice, ma difficilmente sarà a Palazzo San Giacomo.
In Comune però non sono preoccupati.
“Uno stadio nuovo può fare solo bene alla città – racconta l’assessore Cosenza – il Comune non è nemico di De Laurentiis ma al suo fianco.
L’importante è che ci sia compatibilità del progetto presentato da De Laurentiis con quello che già si sta facendo in quell’area. E non si scatenino conflitti. Per il resto chi potrebbe mai dire di no a investimenti di quel calibro per un nuovo impianto in città?”.
Riguardo al Maradona questo il pensiero dell’assessore: “Non ci sono problemi, quell’impianto si ripagherebbe da solo basta pensare a tutti gli eventi musicali che si potrebbero fare. E poi noi vogliamo regalare subito 10mila nuovo posti ai tifosi e avere la certezza di ospitare Euro 2032, poi se arrivasse un nuovo stadio ben venga”.






