Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha rilasciato un intervista al podcast “Sette Vite” condotto da Hoara Borselli.
Durante la chiacchierata con la giornalista, si è soffermato anche sulla discussa partita Italia-Israele e su incubo che riguarda proprio la Nazionale.
“Italia-Israele? Su questo sono già stato molto chiaro: c’è una netta distinzione tra il mio ruolo di cittadino, di uomo del mondo che è fortemente indignato per tutto quello che noi stiamo vedendo (il genocidio palestinese a Gaza, ndr). Poi c’è una responsabilità politica che non mi compete e c’è una responsabilità sportiva. Io ritengo che lo sport abbia una grande funzione: quella di unire, di aggregare, di rendere tutto possibilmente condiviso», afferma Gravina.

“Noi riteniamo che la partita con Israele si debba giocare e la giocheremo. Faremo di tutto per portare a casa il miglior risultato possibile”, aggiunge.
A proposito di Italia-Israele… Gravina ha rivelato di aver fatto un brutto sogno nei giorni scorsi, un sogno probabilmente legato alla possibile terza esclusione consecutiva dall’Italia dal Campionato del Mondo (attualmente la qualificazione è appesa a un filo): “Ho chiamato Rino Gattuso e gli ho detto: Rino ho dormito male, ho avuto un incubo, dimmi qualcosa di positivo così recuperiamo subito la giornata. Lui mi ha tranquillizzato e poi ho vissuto una buona giornata”.
