Futuro Conte, il mister ha preso una decisione: la situazione
Il Mattino in edicola parla di Antonio Conte, allenatore del Napoli. Il mister avrebbe infatti già effettuato una scelta per il suo futuro.
Il Mattino: “Quel folle che corre, urla, salta, canta e strabuzza gli occhi al 94′ è il simbolo di una tipologia rara: quelli che non cedono mai, anzi triplicano lo sforzo proprio a un passo dalla caduta. Perché proprio non sanno cosa significa perdere. Antonio Conte si traveste quasi da capo ultrà: non c’è solo la gioia per aver battuto il Genoa, c’è anche la strana sensazione che il pubblico sia diventato troppo impaziente, forse viziato dallo scudetto e che quindi pensa che ogni gara sia semplice, un cammino tutto in discesa. Sembra che ci sia un obbligo di vincere, cosa che per Conte rischia di essere una brutta bestia.
E avverte che attorno al Napoli si inizia a dare tutto per scontato. Un clima che non gli piace e che, è evidente, non aiuta nelle difficoltà. Forse, l’entusiasmo si è un po’ affievolito dopo l’epica cavalcata dello scorso anno. In ogni caso, dopo aver teleguidato la missione della rimonta con lo stesso animo da battaglia che aveva promesso nel suo primo giorno di azzurro, si è lasciato andare a un festeggiamento quasi coinvolgente. Alla fine del primo tempo, ha anche lui sentito qualche fischio da parte del pubblico.
Poca roba, ma qualcuno sullo 0-1 ha pensato di dover manifestare il proprio malcontento.
Ecco, Conte che abbraccia Lele Oriali in mezzo al campo al fischio finale è assai simile a quell’Antonio che poche settimana fa è saltato su Lorenzo Lucca per festeggiare la sua prima rete in campionato.
Undici guerrieri in campo. Più il dodicesimo, lui. Chiedendo, nel secondo tempo, larghezza di campo e di mente, calma nel gioco e nei pensieri è riuscito a vincere. Conte ha realizzato quello che aveva previsto, fermando il Genoa con il pressing e la corsa. Ma è probabile che, anche sentendo la critica e alcune sue risposte, avverta che l’asticella si sia alzata oltremisura nelle aspettative: e dunque non fa che ribadire che questa è la stagione in cui si stanno gettando le basi. Le basi per il futuro. E dietro questa frase bisogna anche cogliere un sottinteso, un dettaglio che non è poi così di poco conto: Antonio parla del presente, ma intanto è già proiettato su Napoli che verrà. Un futuro in cui lui si vede già condottiero. Perché nelle sue intenzioni c’è la voglia di rispettare fino alla fine il contratto con De Laurentiis, siglato nell’estate del 2024 e con scadenza il 30 giugno del 2027.
Gia, il retropensiero è evidente: «Stiamo inserendo 9 giocatori nuovi in un gruppo che lo scorso anno perché questa è la base per quello che faremo: il nostro è un percorso vergine».
Sia chiaro: ovunque Conte è andato ha ricostruito squadra vincenti (Juventus,
Chelsea, Inter), dato una mano ai club nella crescita e poi è andato via. Ma dopo di lui, la striscia di successi è continuata. Quello che più di ogni cosa preme a Conte è quella di lasciare una eredità di trionfi e di conti economici in salute: basta chiedere ad Allegri e Inzaghi, per esempio, che hanno continuato nel percorso avviato da lui. Dunque, il lavoro di Conte è solo all’inizio e già è proiettato alla terza stagione.
La sua volontà, adesso, è quella di costruire un ciclo. Dove lui avrà ancora una volta un ruolo centrale. Con De Laurentiis al suo fianco.
Antonio Conte sa plagiare, sa entrare nella mente e nel cuore dei giocatori, li fa sentire più grandi di quello che sono, cioè grandi come vorrebbero essere: è questo il senso del suo lavoro. Il suo modo di lavorare è specialissimo.
Non fermatevi alla scorza, alla grinta. Lo studio vero è il gioco e tutto quello che occorre per costruirlo, le infinite ore in sala-video con i calciatori. Non c’è dettaglio che per quest’uomo non diventi ossessione. Prendere le parole di Hojlund a Radio Cre subito dopo la gara con il Genoa: «Conte è esattamente ciò di cui ho bisogno in questo momento nella mia carriera. Ci siamo incontrati nel momento giusto». Non solo nella sua di carriera”.






