Il talento stabiese che incanta: Francesco Pio Esposito
Francesco Pio Esposito, 20 anni, nato a Castellammare di Stabia, è il nuovo nome che fa sognare l’Italia del calcio. Attaccante dell’Inter e già protagonista in Nazionale, dove ha segnato il suo primo gol in Estonia, Esposito rappresenta la più recente dimostrazione di un talento cresciuto lontano da Napoli. Il club azzurro aveva provato a sondare il terreno, forte del rapporto con il procuratore Giuffredi, ma l’Inter lo ha blindato, riconoscendone il valore assoluto. Un peccato per il Napoli, che continua a vedere crescere altrove giovani nati all’ombra del Vesuvio, come accadde in passato con Donnarumma, Immobile, Quagliarella e Iezzo.
Il sogno di un vivaio azzurro ritrovato
Proprio da questa riflessione nasce la volontà di De Laurentiis di invertire la rotta. Il presidente azzurro ha già tracciato le linee guida per la costruzione di una nuova casa del vivaio a Succivo, in provincia di Caserta, con strutture moderne dove far allenare e crescere i ragazzi. Un progetto ambizioso, destinato a sostituire il centro di Castel Volturno, oggi inadeguato per le esigenze delle giovanili. L’obiettivo è chiaro: creare un settore giovanile competitivo e radicato nel territorio, capace di formare nuovi Cannavaro, come il capitano campione del mondo nel 2006, che da raccattapalle del San Paolo arrivò a sollevare la Coppa più ambita.
Conte e la fiducia nei giovani
Antonio Conte, dal canto suo, sta cercando di favorire la crescita interna dei talenti. Lo dimostra la decisione di trattenere Ambrosino e Vergara in prima squadra dopo il ritiro estivo, concedendo loro minuti importanti contro Cagliari e Sassuolo. Il tecnico è convinto che il miglior modo per crescere sia lavorare quotidianamente con i più esperti, come sosteneva Vujadin Boskov, che trent’anni fa volle trattenere i giovani Cannavaro e Pecchia a Napoli. Conte vuole riportare quella mentalità, dove i ragazzi del vivaio diventano parte integrante del gruppo.
Spinazzola, il simbolo della rinascita
Nel frattempo, un’altra storia di riscatto illumina Napoli: quella di Leonardo Spinazzola. Dopo l’arrivo nell’estate 2024, l’ex Roma ha faticato a trovare spazio, ma la fiducia di Conte lo ha rigenerato. Con la partenza di Kvaratskhelia e gli infortuni dei compagni, “Spina” è diventato un uomo chiave, prezioso su entrambe le fasce. Tornato anche in Nazionale, quattro anni e mezzo dopo l’Europeo vinto, rappresenta oggi il modello del calciatore che Conte sa recuperare e valorizzare.
Il suo ritorno al Club Italia non è solo una notizia sportiva, ma il segno di una cultura del lavoro e della fiducia che il tecnico vuole estendere anche ai più giovani del vivaio.
Fonte: Mattino






