La trasferta al Franchi prima della Champions
Il Napoli di Antonio Conte è pronto a vivere una settimana cruciale. Prima il difficile impegno in campionato contro la Fiorentina al Franchi, poi l’esordio nella nuova Champions League, dove gli azzurri si misureranno contro avversari di livello europeo. Il Franchi è uno stadio che negli ultimi anni ha spesso visto cadere le grandi squadre, ma non il Napoli, capace la scorsa stagione di imporsi con forza. Adesso Conte chiede alla sua squadra una prestazione di spessore, anche in assenza di Rrahmani e con qualche dubbio ancora da sciogliere sul centravanti titolare.
I Fab Four, garanzia di qualità e forza
Il tecnico leccese punta tutto sul centrocampo, il vero motore del nuovo Napoli. I “Fab Four” – De Bruyne, McTominay, Anguissa e Lobotka – rappresentano la certezza su cui costruire il presente e il futuro. Fisicità, tecnica e mentalità internazionale sono gli ingredienti che rendono questo reparto tra i più forti d’Europa. In vista della Fiorentina, Conte dovrebbe riproporre lo stesso assetto visto nelle ultime settimane, con McTominay largo, pronto a inserirsi in area, Anguissa a garantire equilibrio e forza fisica, De Bruyne con licenza di inventare e Lobotka in cabina di regia.
McTominay e Anguissa, equilibrio e inserimenti
Scott McTominay ha già lasciato il segno in questo stadio a gennaio, quando una sua rete contribuì alla vittoria che rilanciò il Napoli in campionato. La sua capacità di trasformarsi in incursore decisivo negli ultimi metri lo rende un’arma preziosa. Accanto a lui ci sarà Frank Anguissa, reduce da un viaggio lungo con la sua nazionale ma pronto a riprendere posto sul centrodestra. La sua presenza garantisce copertura, strappi e capacità di ribaltare l’azione.
Kevin De Bruyne, il re del centrocampo
Tutti i riflettori, però, saranno puntati su Kevin De Bruyne. Il belga è reduce da tre gol in due partite con la sua nazionale e si sta adattando rapidamente al calcio italiano. Conte lo considera il vero leader tecnico della squadra, colui che può trasformare il Napoli in una formazione europea anche nella mentalità. Dopo il gol al debutto contro il Sassuolo e la partita più complicata con il Cagliari, il belga vuole lasciare un’impronta importante anche in Serie A.
Lobotka, il regista silenzioso
Al centro resta Stanislav Lobotka, fresco di 200 presenze in azzurro. Il regista slovacco è ormai imprescindibile: da Spalletti in poi, il suo ruolo è diventato fondamentale per dare ordine e tempi alla manovra. Contro la Fiorentina e poi all’Etihad, il suo compito sarà garantire equilibrio e continuità, affinché i “Fab Four” possano brillare.
Il Napoli guarda avanti
Qualità, fisicità, esperienza e gol: Conte ha in mano un centrocampo da top club. A Firenze, prima di volare in Champions, la risposta degli azzurri passerà proprio dai suoi uomini migliori.






