Un gol al Maradona e un’esplosione social inattesa
Certe serate non si dimenticano, soprattutto quando riesci a lasciare il segno in uno degli stadi più iconici del calcio italiano. Davide Faraoni, oggi uomo d’esperienza della Serie A, ha raccontato a Sky un ricordo particolare legato al 2021, quando con la maglia del Verona realizzò un gol al Napoli al “Diego Armando Maradona”. Una rete che, oltre a incidere sul risultato, ebbe un effetto collaterale imprevisto.
«Quella sera ho segnato al Maradona, davvero emozionante — ha raccontato Faraoni —. Solo dopo mi sono reso conto del ‘danno’ che avevo fatto». Il riferimento è a ciò che accadde poche ore dopo la partita: aprendo Instagram, il difensore venne travolto da un’ondata di notifiche. «Il telefono mi è praticamente esploso — ha spiegato —. Ho capito che con quel gol avevo fatto felici i tifosi della Juve».
L’effetto “danno”: quando un gol cambia le sorti di un campionato
Quel Verona-Napoli del 2021 è rimasto impresso non solo nella memoria dei tifosi partenopei, ma anche nella storia recente del campionato. Il pareggio firmato da Faraoni, infatti, impedì al Napoli di conquistare la qualificazione alla Champions League. Di riflesso, spalancò le porte europee alla Juventus, che grazie a quel risultato ottenne il quarto posto utile.
Per i tifosi bianconeri, Faraoni diventò all’improvviso una sorta di “eroe inaspettato”, celebrato sui social come colui che aveva salvato una stagione complicata. «Mi scrivevano in tanti per ringraziarmi — ha ricordato il laterale —, anche se in realtà io pensavo solo alla mia squadra. Non immaginavo che quel gol potesse avere conseguenze così grandi».
Un professionista che guarda avanti, ma non dimentica
Da allora sono passati anni e diverse maglie, ma quel ricordo resta vivido. Faraoni non è tipo da vantarsi, ma riconosce che quel momento ha segnato uno spartiacque nella sua carriera. «Per me è stata una soddisfazione personale, perché fare gol in quello stadio è qualcosa di unico. Ma non c’era nessuna intenzione di danneggiare qualcuno: è il calcio, e ogni partita ha la sua storia».
Oggi il terzino continua a rappresentare un esempio di dedizione e professionalità. La sua carriera testimonia come anche un episodio, magari casuale, possa trasformarsi in un simbolo. E come le emozioni del calcio, anche a distanza di anni, restino impresse nel cuore di chi le ha vissute in prima persona.






