La FIFA ha ufficialmente avviato la procedura per l’assegnazione dei diritti televisivi del Mondiale 2026 in Italia, con largo anticipo rispetto alla possibile qualificazione della Nazionale di Gennaro Gattuso. Le emittenti interessate avranno tempo fino al 25 novembre per presentare le proprie proposte, in quella che si preannuncia come una sfida aperta tra i principali operatori del settore.
La Rai in pole per il Mondiale 2026
La Rai è in prima fila per trasmettere la competizione, dopo aver avuto l’esclusiva dell’edizione 2022 in Qatar. Il direttore di Rai Sport, Paolo Petrecca, ha confermato l’intenzione del servizio pubblico di partecipare alla gara, dichiarando che «tutti potranno fare un’offerta e la concorrenza sarà agguerrita. La Rai presenterà una proposta importante, sia se l’Italia si qualificherà sia nell’eventualità opposta».
L’obiettivo è garantire ai telespettatori italiani la visione in chiaro della Coppa del Mondo, indipendentemente dal percorso della Nazionale.
L’opzione DAZN e l’ipotesi partnership con Mediaset
Anche DAZN guarda con interesse all’evento. Dopo la collaborazione con la FIFA per il nuovo Mondiale per Club, la piattaforma streaming potrebbe valutare un’offerta per il torneo di USA, Canada e Messico. Nel caso di qualificazione dell’Italia, le partite degli Azzurri dovranno comunque essere trasmesse in chiaro, come previsto dalle normative AgCom, rendendo la Rai o una partnership con Mediaset opzioni naturali.
Negli ultimi mesi, infatti, i rapporti tra DAZN e Mediaset si sono rafforzati, lasciando aperta la possibilità di una collaborazione simile a quella già vista per il Mondiale per Club.
Mediaset e Sky, strategie differenti
Più difficile che Mediaset agisca da sola, come fece nel 2018 in Russia, favorita allora dal prezzo più basso dovuto all’assenza dell’Italia. L’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi ha ribadito che i diritti «andranno valutati con logica editoriale e commerciale».
Sul fronte Sky, invece, non si prevede un ritorno: l’ultima edizione trasmessa dalla pay-tv risale al 2006. Le prime risposte arriveranno dopo il 25 novembre, anche se la FIFA potrebbe riaprire i negoziati in caso di offerte non soddisfacenti.






