Dalla rivoluzione estiva alla scintilla
Nulla accade per caso. E nel Napoli di Antonio Conte ogni dettaglio rivela una trasformazione profonda. La scintilla ha preso forma tra due giocatori simbolo del calcio europeo: Kevin De Bruyne e Scott McTominay.
Un anno fa nessuno avrebbe immaginato che De Laurentiis e il ds Manna potessero spingersi fino a Manchester per un doppio colpo di questa portata. Trenta milioni allo United per lo scozzese, poi dieci lordi di bonus a marzo 2025 per il talento più puro del Manchester City di Guardiola. Il risultato è un Napoli che si è proiettato in una nuova dimensione, moderna ma con un’anima antica.
Le prime risposte sono arrivate subito: a Reggio Emilia, alla prima di campionato, McTominay segna dopo 16 minuti, De Bruyne lo imita alla ripresa con una punizione magistrale. Due firme che hanno acceso la percezione di un equilibrio in costruzione.
L’esperimento tattico e la fusione di due talenti
Ma il calcio, come la scienza, ha i suoi tempi di reazione. Dopo l’impatto iniziale, McTominay ha faticato a mantenere la sua centralità offensiva, mentre De Bruyne ha preso in mano la scena con tre gol in campionato e due assist in Champions. È nata così la leggenda metropolitana della “coesistenza difficile”.
Conte, però, non ha mai smesso di cercare la sintesi. Ha abbandonato il 4-3-3 per un 4-1-4-1 più fluido, capace di esaltare entrambi: McTominay più defilato a sinistra, come ai tempi d’oro di Zielinski, e De Bruyne libero di muoversi tra le linee, alla ricerca dello spazio perfetto. Un equilibrio dinamico, adattabile alle fasi di gioco e agli avversari.
Il risultato è un Napoli che gioca con più consapevolezza, meno rigido nei numeri ma più riconoscibile nello spirito. Il genio di De Bruyne funge da bussola, mentre la fisicità e il pressing dello scozzese danno copertura e ritmo.
Un legame anche fuori dal campo
La sintonia si è trasferita oltre il rettangolo verde. De Bruyne e McTominay vivono entrambi a Varcaturo, nello stesso parco abitato da diversi giocatori azzurri. Le mogli giocano a padel nello stesso circolo di Giugliano, e le immagini delle due coppie insieme hanno già fatto il giro dei social.
Dettagli, certo, ma che spiegano molto dell’ambiente creato da Conte: coesione, empatia e una voglia collettiva di riscatto. Dopo anni di montagne russe, il Napoli ha ritrovato una direzione precisa.
Il tecnico pugliese ha costruito una squadra dai piedi buoni, libera nei movimenti e ambiziosa negli obiettivi. E mentre da Manchester si interrogano su come sia potuto accadere, a Napoli l’alchimia tra i due ex Premier sembra aver trovato la formula giusta per il nuovo scudetto.
Fonte: Gazzetta






