Nulla accade per caso. Soprattutto quando, dai loro spunti, nascono due gol pesanti. È il caso di Marcus Pedersen e Niels Nkounkou, le frecce laterali del Torino di Marco Baroni. I ricordi dell’ultima sfida di campionato contro la Lazio sono ancora vividi: il norvegese, con una percussione poderosa, aveva innescato l’azione dell’1-0 firmato Simeone; il francese, nella ripresa, aveva sfondato sull’altra corsia servendo l’assist per il 2-2 di Adams.
A distanza di quindici giorni, contro il Napoli campione d’Italia, i due esterni granata sono pronti a riprendersi la scena. Baroni, convinto della loro crescita, è intenzionato a confermarli per la sfida di sabato pomeriggio. La scelta non è solo di fiducia, ma di strategia: affrontare la potenza atletica delle corsie di Antonio Conte richiede gambe, resistenza e capacità di reggere il duello fisico e tattico.
Potenza e corsa per reggere l’urto del Napoli
Baroni sa bene che sulle fasce si giocherà una parte decisiva della partita. Il Napoli dispone di esterni di spinta come Di Lorenzo e Spinazzola, capaci di creare superiorità e allargare il campo. Per questo il tecnico granata pensa a confermare la coppia Pedersen–Nkounkou, puntando sulla loro velocità e sulla tenuta difensiva.
Anche gli uomini offensivi di Conte — che può scegliere tra Politano, Neres e persino McTominay adattato largo — rappresentano minacce costanti. In un contesto del genere, la scelta di due interpreti “di gamba” appare logica. Lazaro e Biraghi restano alternative di valore, ma il momento dice che Pedersen e Nkounkou hanno trovato il ritmo giusto per reggere l’urto del Napoli e provare a colpire in ripartenza. Il campionato, fin qui, ne ha già certificato la crescita.
La nuova energia del Toro e il segnale di Pedersen
L’episodio di ieri al Filadelfia racconta più di mille parole: Pedersen, appena rientrato in città dopo un viaggio complicato, si è presentato comunque all’allenamento per una sessione di scarico. Un gesto che vale come dichiarazione d’appartenenza. Il terzino norvegese si sente finalmente parte del progetto, molto più maturo rispetto alla scorsa stagione.
Accanto a lui cresce anche Nkounkou, protagonista di un’evoluzione costante sulla sinistra. Il francese, corsa dopo corsa, ha scalato le gerarchie fino a guadagnarsi la piena fiducia del tecnico. Baroni, oggi, considera alla pari le coppie Lazaro-Pedersen e Biraghi-Nkounkou, ma gli ultimi due stanno gradualmente conquistando la scena.
Il prossimo incrocio con il Napoli sarà la prova del nove per entrambi: una sfida ad alta intensità, dove la tenuta fisica e mentale degli esterni granata potrebbe fare la differenza. Baroni ci crede, e anche il suo Torino sembra pronto a cambiare passo.
Fonte: Gazzetta






