Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss in occasione di Psv-Napoli.
Antonio Tajani sulla gestione dell’ordine pubblico in Olanda
Ecco quanto dichiarato da Antonio Tajani: “Non si può essere europeisti solo quando fa comodo. Così come sono contrario al numero sulla divisa di poliziotti, finanzieri e forze dell’ordine, lo sono anche per chi viene fermato. Nessuno di noi è un numero, siamo persone. In altri tempi chiamavano le persone per numero. Speriamo che non accada più.
Marchiare con i numeri le mani delle persone non è una cosa prevista dalle regole. Abbiamo detto al governo olandese che non è un trattamento che si può riservare a un cittadino, anche quando c’è un fermo. Ci possono essere degli errori da tutte le parti, ma abbiamo fatto sapere che da parte del governo italiano non c’era gradimento su questo atteggiamento.
Gli olandesi quando sono venuti qui e hanno distrutto la Barcaccia non sono stati marchiati dalle nostre forze dell’ordine. Ho seguito la vicenda fin dal primo minuto. Subito si è attivata la nostra ambasciata a verificare cosa fosse successo e quali erano le condizioni dei nostri concittadini. Sono accadute alcune cose che ci hanno portato a chiedere spiegazioni al governo olandese attraverso il nostro ambasciatore, per sapere perché dei cittadini normali sono stati marchiati con i numeri sulla mano. Questo trattamento l’ha avuto sia chi aveva il biglietto sia chi non l’aveva”.






