Napoli-Cagliari: la carica del milione di azzurri per lo scudetto

Napoli-Cagliari: la carica del milioni di azzurri per lo scudetto
Manca sempre meno a Napoli-Cagliari ed il Mattino elogia i tifosi azzurri.
Napoli-Cagliari: un milione di tifosi per gli azzurri
Un milione. Non è solo un numero: è una promessa, un sogno condiviso, un’onda che da mesi attraversa Napoli. Un milione di cuori azzurri hanno battuto insieme allo stadio Diego Armando Maradona nel corso di questa stagione, e un milione – forse anche di più – sono pronti oggi a riversarsi per le strade, nelle piazze, nei vicoli della città per accompagnare il Napoli a un passo dalla storia.
L’atmosfera è da brividi. Come direbbe “’o cavaliere” nel film di De Crescenzo: «Nu milione… uanm ro’ priatorio». La città è in fermento, come un ragù che “pappulea” da ore sul fuoco e ora è pronto. Pronto per essere servito. Pronto per esplodere.
Lo stadio, quello che una volta era San Paolo e oggi porta il nome del più grande, è sold out. Ancora. Per la diciassettesima volta in stagione. Cinquantacinquemila anime stipate in ogni ordine di posto, a cantare, a spingere, a sperare. Le curve – il cuore pulsante della fede azzurra – saranno un mare d’azzurro, una tela viva di sciarpe, bandiere, maglie, cori e, forse, anche qualche sorpresa coreografica da parte della curva B. Perché qui nulla è lasciato al caso, nemmeno la bellezza dell’attesa.
Fuorigrotta è già blindata. Dalle prime luci dell’alba comincerà il pellegrinaggio, in un’atmosfera che più che calcistica, sembra religiosa. Le porte dello stadio apriranno tre ore prima del fischio, e Napoli ha già predisposto ogni misura di sicurezza possibile: mille steward, varchi dedicati agli abbonati, controlli a tappeto. L’obiettivo è uno solo: permettere alla festa di nascere senza ombre.

In fondo, stasera non si gioca solo una partita. Si chiude un cerchio iniziato mesi fa, si rincorre un tricolore che Napoli sente di meritare. E lo sente in ogni fibra, in ogni strada, in ogni voce che sale dai Quartieri, da Scampia, da Posillipo, da Secondigliano, da Forcella, da ogni angolo della città.
Non è solo calcio. È identità. È appartenenza. È passione. È Napoli. E Napoli, stasera, vuole solo una cosa: esplodere di gioia.