Scudetto al Napoli: la città sta fermentando per la festa finale

Il Napoli si avvicina al quarto titolo nazionale della propria storia ed Il Mattino va ad analizzare ciò che sta accadendo in città.

Napoli: una città in fermento
Tutto sembra calmo in superficie, ma sotto la cenere brucia già l’entusiasmo per quello che potrebbe essere il quarto scudetto del Napoli. Una possibilità concreta, vicina, che accende il cuore dei napoletani e che impone una preparazione seria anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. Perché se davvero dovesse arrivare il tricolore, Napoli si troverebbe di fronte a una festa collettiva di proporzioni enormi.
Scudetto a Napoli: macchina organizzativa in azione
Il Prefetto Michele Di Bari, insieme al sindaco Gaetano Manfredi e al presidente Aurelio De Laurentiis, ha già avviato la macchina organizzativa. Con discrezione, a fari spenti, ma con l’intenzione chiara di evitare sorprese. Il “Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica” sta studiando le strategie per gestire l’eventuale esplosione di gioia che potrebbe concentrarsi tra il 17 e il 25 maggio. A differenza del 2023, quando la vittoria fu diluita in settimane di anticipo, questa volta la festa sarà improvvisa, intensa, forse caotica. E per questo ancora più complessa da gestire.
Tra le ipotesi in campo ci sono due iniziative che scaldano già i cuori dei tifosi: una sfilata su bus scoperto con la squadra, come accade nelle grandi città europee, e un maxischermo in piazza del Plebiscito per chi non potrà essere allo stadio o partecipare al corteo. Il sindaco Manfredi ha già dichiarato di voler fortemente il bus scoperto, anche se la decisione finale non dipenderà solo da lui. E dopo le tensioni del 2023 tra Comune e società, stavolta si cerca una linea condivisa, più vicina ai desideri del popolo azzurro.
Intanto, per strada, l’attesa è palpabile anche se non ancora esplosiva. Pochi i gadget esposti, pochi i segni visibili se si guarda alle vetrine. Ma basta entrare in una pizzeria o sedersi al bar per capire che a Napoli non si parla d’altro. Si sogna in tutte le lingue del mondo, perché la città è già piena di turisti e il clima è quello tipico dell’attesa che precede i grandi eventi.
I drappi azzurri iniziano a comparire sui balconi, le bandiere con il numero degli scudetti si preparano a essere aggiornate, e anche se la scaramanzia sembra frenare l’entusiasmo pubblico, la voglia di festa è ovunque. Due anni fa furono oltre un milione i tifosi accorsi da tutta Italia e dall’estero per celebrare il terzo scudetto: se il Napoli dovesse farcela di nuovo, l’impatto sarà simile. Una gioia diversa, più inattesa, ma altrettanto esplosiva.
Napoli si prepara, lentamente, ma in profondità. E la città lo sa: quando arriverà il momento, sarà impossibile trattenere il brindisi.