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L’ex attaccante del Napoli
Careca

Napoli-Cagliari: Careca racconta le similitudini con il suo scudetto 

Careca, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport alla vigilia della gara con il Cagliari.

L’ex attaccante del Napoli
Careca

Napoli-Cagliari: parola a Careca

Careca, ci trova analogie tra oggi e 35 anni fa?

«Tante ma proprio tante. Una su tutte: contro la Lazio, all’ultima di campionato, segnò Marco Baroni e vincemmo 1-0. E stavolta a fermare l’Inter, nella penultima, è stata la Lazio, allenata da Marco Baroni. Una straordinaria coincidenza che sembra voglia indirizzare il racconto».

Racconti cos’è una vigilia del genere?

«Mai dire come le altre, perché la tensione la senti. Ma al Napoli basta vincere per non dover soffrire. Non sarà facile, perché com’è giusto che sia nessuno regala niente. Però è chiaro che le condizioni sono diverse tra chi si gioca lo scudetto e chi ormai è salvo e magari non ha motivazioni ma comunque è leggero».

Quanto incide la pressione?

«Un peso può averla. Ma il Napoli ha Conte che sa come domarla e lo ha dimostrato. Sta vincendo meritatamente un campionato in cui l’Inter era la favorita e, probabilmente, un po’ è stata distratta dalla Champions. Però i meriti di chi sta davanti sono indiscutibili, non arrivi lassù senza avere organizzazione, competenza e padronanza. Direi che sono stati bravi tutti, da De Laurentiis in poi...».

È un club che sta tra le grandi da un bel po’ ormai.

«Va riconosciuta a De Laurentiis la capacità di saper gestire, di programmare. Glielo dissi una volta, qualche estate fa: presidente, ci vuole lo scudetto. Ci ha preso gusto e adesso può arrivare il secondo in due anni. Con una squadra che da anni è ricca di calciatori di assoluto spessore. Bella campagna acquisti - Lukaku, McTominay, Neres, Buongiorno, tutti gli altri - e bravi a riprendersi immediatamente dopo la disavventura dell’anno scorso. Ma, soprattutto, complimenti per aver regalato quest’anno emozionante e, se finisce come speriamo, per aver reso felice Napoli. Io non penso ad altro, se non alla gioia di una città fantastica, che mi fa sentire protagonista ancora oggi, quando ormai io sono un ex. È come se non fossi mai andato via».

E lunedì Careca sarà a Napoli.

«Veramente arrivo domenica, perché avevo prenotato per esserci per l’ultima e non ho potuto cambiare il biglietto aereo dopo ch’è stato deciso l’anticipo. Ma la festa è di questi ragazzi qua, non certo a mia. Io me ne starò in albergo a guardarli, ad ammirarli e ad applaudirli, perché si sono guadagnati tutto ciò. È vero, è stato faticosissimo nel finale di Parma, aspettando il risultato di Milano, ma ciò rende tutto ancor più meraviglioso».

Cosa l’ha colpita di questo Napoli?

«La tenacia, il coraggio, il carattere, che mi sembra appartengano al suo allenatore. È stato in testa per tantissimo tempo, ha avuto un periodo di crisi che ci può stare, ma ha saputo essere superiore, come dice la classifica, all’Inter, che ha la testa in Champions e può provare a vincerla, perché il gruppo è di enorme spessore. Ma nel corso di una stagione del genere, può capitare di appesantirsi, tante partite assieme tolgono energia anche mentale, e qualcosa i nerazzurri hanno dovuto pagare. Questo non toglie nulla al trionfo del Napoli, al quale manca semplicemente l’ultimo passo: lo farà, ne sono certo, perché questo gruppo sa come gestire l’avvicinamento alla partita con il Cagliari».

Un campionato in cui si è imposto McTominay.

«Un impatto insospettabile, per autorevolezza e anche per i gol. È stato decisivo, più degli altri ripensando a certe gare. E ha saputo indirizzare, in alcuni momenti-chiave, questa corsa verso lo scudetto. Però devo dire che altri non sono stati da meno, Meret con certe parate, Di Lorenzo e Rrahmani, Lobotka e Anguissa, Politano e Raspadori che ha segnato in questo finale. Ovviamente Lukaku e Neres. Mi sembra tutti. Il Napoli è una squadra di valore, non si può assolutamente negare. L’Inter era superiore, ma non sempre vince la squadra che sulla carta sembra più forte».

Ha un calendario ricco anche lei.

«Domenica sono a in città, martedì giochiamo questa partita a Frosinone con i miei amici delle Legends del Napoli che per beneficenza sfideranno quelli della Lazio, della Roma. Incasso che sarà devoluto all’Admo e a Nuovi Orizzonti. Poi dovrò andare in Giappone per qualche giorno ma ho bisogno dell’aria di Napoli e rientrerò ancora per una settimana».


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