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Vincenzo De Luca in un intervento
Vincenzo De Luca in un intervento

È durissimo Vincenzo De Luca nei toni della conferenza stampa convocata oggi per sciogliere i nodi sul terzo mandato, all'indomani dell'annuncio da parte del governo Meloni di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge elettorale della Regione Campania così come è stata modificata dal Consiglio: "Io vado comunque avanti. Non cambia niente!".

Prosegue così Vincenzo De Luca

 "Ha ancora senso la scritta che troviamo nei tribunali, ‘La legge è uguale per tutti?'. Nel nostro caso la legge non è uguale per tutti. Questo principio costituzionale è stato calpestato. Forse hanno paura di De Luca? Hanno paura degli elettori? Dategli la possibilità di decidere da chi devono essere governati. Stanno parlando solo i nemici della Campania, o comunque gente che prova indifferenza per il destino del nostro territorio".

De Luca si riferisce chiaramente ai casi di leggi elettorali regionali che prevedono un terzo mandato e che non sono state impugnate dal governo: "La decisione del governo è 'contra personam'. Il governo non ha impugnato le leggi del Veneto, del Piemonte e delle Marche, che – sostiene – sono uguali a quella della Campania".

Terzo mandato, De Luca ironizza su Meloni: "È un orgoglio sapere che ci dedica tutta questa attenzione"

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

De Luca, poi, passa alle stoccate con ironia, com’è nel suo stile: "Provo un sentimento di grande orgoglio per tutta l'attenzione che mi è stata dedicata. Il governo ha deciso di impugnare la legge della Regione Campania e pensare che il Presidente del Consiglio, in questo quadro internazionale tormentato da guerre e tragedie, abbia voluto trovare il tempo per interessarsi della legge della Regione Campania è – ripete – solo motivo di orgoglio".

Più cauta rispetto al governo, invece, è la posizione del coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello: "La candidatura di Vincenzo De Luca è indiscutibilmente potente. Il De Luca del 2025 è sicuramente più conosciuto rispetto a quello del passato e mai come in questa legislatura ha gestito il potere. La sua maggioranza, composta da consiglieri slegati dai partiti e che rispondono direttamente a lui, ne rafforza la figura. Se sarà in campo, se la giocherà".

Per il momento, dunque, non sono sul tavolo le possibilità di dimissioni, che pure sembravano sempre più probabili nella giornata di ieri. Chissà se De Luca deciderà di riservarsi questa carta più in là. Ma nel frattempo, però, quel che è certo è che la questione del terzo mandato continuerà ad essere una grande linea di scontro col governo Meloni .


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