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Addobbi scudetto
Addobbi scudetto

Napoli-Cagliari: la città sta fermentando ed è pronta ad esplodere 

Manca sempre meno a Napoli-Cagliari, ultima gara di campionato del Napoli. La Gazzetta dello Sport si sofferma su come la città sta affrontando l’evento.

Napoli-Cagliari: la città freme

A Napoli l’aria è densa, immobile. Sembra che la città stia trattenendo il fiato, come chi aspetta una notizia che può cambiare tutto. Lo capisci dai gesti, dalle parole sussurrate nei bar, dagli sguardi che si incrociano senza dire troppo. Ma basta ascoltare un tassista per cogliere il senso profondo di questa vigilia: «Vedete il Vesuvio? Ecco, noi siamo come lui. Adesso stiamo dormendo, ma siamo pronti a esplodere».


 

Sotto la superficie, Napoli vibra. La città è come una corda tesa, pronta a spezzarsi di gioia. Oggi è il giorno in cui tutto può succedere. O forse niente. E per scaramanzia si finge che sia solo un’altra domenica. Ma nei vicoli, nei mercati, tra un caffè e l’altro, la verità si fa largo: c’è chi si nasconde dietro un «vediamo», e chi invece non ha dubbi e sussurra “vinciamo” come fosse un segreto da custodire. Come Michele, storico ristoratore, che dice con un sorriso: «È una gioia. Conte è uno che lavora, che non molla. De Laurentiis? Ha avuto coraggio. Ha portato Napoli dalla C alla storia». E mentre lo dice, racconta di un barbiere che tremava con la lama in mano per l’emozione. Sì, è questo il clima.


 

L’attesa è diventata quasi insopportabile. “Nun ce la facc’cchiù”, dicono in tanti, col fiatone dell’ansia. C’è chi è andato a Castel Volturno, a sventolare bandiere e rubare un sorriso a Conte e Neres. C’è chi ha sparato fuochi d’artificio in pieno giorno, forse per scaramanzia, forse per provare la gioia in anticipo. E c’è chi gira per il centro con trombette e bandiere, non per festeggiare, ma per vendere, certo che stasera ci sarà bisogno di tutto.

Addobbi scudetto


 

Nel frattempo, la città si prepara in silenzio. Le grandi piazze si trasformano in stadi aperti. A piazza del Plebiscito, a piazza Mercato, a Scampia: enormi schermi accoglieranno decine di migliaia di persone. Cinquecento mila non riusciranno a entrare al Maradona, ma potranno comunque vivere tutto insieme. Comune e Regione hanno già fatto i conti: milioni spesi per una festa che non è ancora ufficiale. Due pullman scoperti sono pronti per lunedì, due chilometri e mezzo sul lungomare per una sfilata in azzurro. Ma nessuno osa parlarne troppo. Perché a Napoli, certe cose si sognano in silenzio. Per ragioni ovvie di scaramanzia.


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