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Buongiorno
Buongiorno

La Gazzetta dello Sport si sofferma sui possibili rientri e sulle scelte di Conte per Napoli-Torino.

Napoli-Torino: speranza Buongiorno

“Speranza, almeno quella. Un po’ perché saltare la partita del cuore è già di suo un grosso rammarico, e poi perché c’è una missione da portare a termine e una squadra che ha bisogno di ritrovare le sue certezze. Alessandro Buongiorno vuole provarci, almeno per rientrare tra i convocati per la sfida contro il Toro. Per alleggerire un po’ la pressione di un’emergenza che c’è, anche se si cerca di non dargli troppo peso. Ma in difesa i giocatori sono contati dopo l’infortunio di Juan Jesus, che aveva sostituito Buongiorno fino a Bologna. Lì, poi JJ si è arreso alla sfortuna, lasciando spazio e Rafa Marin. Col Toro ci sarà ancora lo spagnolo, ma Buongiorno spera di poter andare in panchina.

McTominay esulta dopo il 9º gol in campionato
McTominay esulta dopo il 9º gol in campionato

 

Napoli-Torino: Raspadori verso una maglia da titolare

Dubbi zero, almeno così sembra. Perché senza Neres, come ha suggerito anche Monza, conviene andare su Raspadori, che dentro di sé ha varie soluzioni, gol e assist inclusi. Il tridente, stavolta, può anche essere considerato, certo che sì, però facendo in modo che non si veda, 4-4-2 direbbero i puristi, con McTominay che scivola largo a sinistra e Politano che un po’ si abbassa e non rinuncia mai a sacrificarsi. Strategie, insomma, le solite. Ma la formazione, a meno di clamorosissime sorprese, il Napoli che affronterà il Torino in uno stadio pienissimo, però senza De Laurentiis in partenza (dopodomani), è fatta: niente Neres e con Giacomo Raspadori dall’inizio, stavolta lui e non Spinazzola come sabato scorso, perché il campo ha lanciato messaggi inequivocabili e con l’attacante si può orientare una partita in vari modi, ad esempio adagiandolo alle spalle di Lukaku o nelle sue vicinanze. E comunque, poi, altro di nuovo non s’avverte nell’aria: Di Lorenzo a destra e Olivera a sinistra (semmai il ballottaggio con Spinazzola può scapparci in quella zona del campo) e in mezzo, dove sembrava ci fosse un dualismo per questa fase finale, ancora e di nuovo Anguissa, in vantaggio di poco ma quanto basta su Gilmour, che comunque ha ancora quattro giorni per tentare di ribaltare le gerarchie del passato. Da oggi si comincerà a capire qualcosina in più, forse, affinché contro il Torino e soprattutto sino alla vigilia Antonio Conte possa arrivarci serenamente. Meglio non avere dubbi”.


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